CASTELNOVO NE' MONTI - “Vogliamo il distributore di gas metano in montagna”. E' questa la sostanza di un documento, reso noto oggi, presentato dall'attiva “Lista civica per Castelnovo Monti”, che sarà in discussione prossimamente in Consiglio comunale.
Scrive il consigliere Luigi Cagni:”Registriamo come il governo Prodi abbia confermato gli incentivi all'acquisto di auto alimentate a gas metano decisi dal precedente esecutivo. Incentivi che si sostanziano in 1500 euro di contributo statale per l'acquisto di un'auto nuova a metano o un contributo minore per l'installazione su un'auto usata del medesimo impianto”.
Il metano, come noto, è sostanza – oltrechè più economica a parità di rendimento rispetto a benzina e gasolio – a basso inquinamento ambientale, al punto che le auto che usano questo 'carburante' possono entrare nei centri delle città anche in occasione delle sempre più frequenti giornate di blocco del traffico.
“In un periodo di bilanci familiari difficili – annota ancora Cagni – la possibilità di viaggiare a metano equivale ad un sostegno alle famiglie, oggi gravate dagli aumenti tariffari, dell'Ici, dell'Irpef, dei costi scolastici e quant'altro. In provincia i distributori di metano sono presenti solo in pianura (Reggio, Guastalla, Scandiano, Cavriago, Bagnolo, Rubiera, Montecchio... ); nella vasta area montana e collinare invece nulla. Cioè, ad una famiglia montanara non conviene per niente l'acquisto di un'automobile anche fruendo delle agevolazioni di legge, dato che per fare rifornimento dovrebbe fare un po' di strada... “.
Il consigliere passa quindi alle valutazioni: “E' una situazione inaccettabile, che va risolta dagli enti pubblici, a partire da Provincia, Comunità montana e comuni del territorio, che dovrebbero rapportarsi con Snam ed Enìa, che hanno la proprietà e la distribuzione del metano”. Stoccata al Parco nazionale, “che dovrebbe uscire dalla logica delle 'ciaspolate' per occuparsi di temi un po' più seri”.
“Si scelga dunque un luogo centrale della nostra montagna – esorta e conclude Cagni nella sua proposta di ordine del giorno – e si lavori per realizzarvi un distributore di metano; la sua gestione non rappresenterebbe un problema”.
Gli interessi dei partiti e le emergenze della nostra montagna
Cagni ha ragione quando richiama tutti all’impegno verso i veri problemi della montagna. Le sue emergenze vengono nascoste, evitate e chi si avventura sul terreno critico viene tacciato di essere contro la nostra montagna. Siamo alla fine di un percorso di decadentismo politico senza ritorno. Basteranno le cispolate, la cultura e le origini della nostra montagna raccontate da esperti universitari, [l’abbattimento de]gli ecomostri, a ricreare il bene della gente che abita ancora i nostri monti? No, non basteranno, perchèe abbiamo, per responsabilita di chi governa la montagna (e non dei montanari) toccato il fondo.
(Marino Friggeri, capogruppo Udc Comunità montana)
Acrobatiche disgiunzioni
Nella sua tirata populista Friggeri prova addirittura a scindere la responsabilità di chi governa la montagna da quella dei montanari. Forse mi è sfuggito qualcosa, ma mi sembra che chi governa qui mica abbia preso il potere con le armi… Del resto c’è chi ha proposto, riguardo al sacrosanto distributore di metano, di farlo sopra un sito di frana attiva…
(Commento firmato)
Anonimato e responsabilita politiche
Quando si fanno dichiarazioni che hanno un rilievo politico e amministrativo è da codardi non dichiarare le proprie generalità. Un distributore di metano oltre la Sparavalle non lo si fara mai
perche ghi governa la montagna previlegia veder passare lupi, caprioli e volpi…
Meglio un piazzale, parcheggio autobus o auto, per vedere i nostri monti, ma anche quello è su una frana attiva…
Un consiglio all’anonimo commentatore, che dal come descrive i fatti pare essere del luogo: faccia promozione ad uno stupendo terrazzo sui nostri monti.
Domenica 22 luglio p.v. si tiene la festa di S. Maria Maddalena sul monte Ventasso. Quello èe il vero terrazzo per ammirare la bellezza dei nostri monti. Lo si raggiunge a piedi con 45 minuti dal lago del Ventasso o attraverso una carraia che sale da Busana e da Cervarezza.
Altra cosa è lo spazio del nuovo piazzale sulla Sparavalle ancora pieno di polvere. Dimentico sempre le battaglie dei verdi sui tralicci dell’alta tensione e i presumibili effetti dil cavi della medesima sulla salute della gente. Fortino di Cervarezza, linea di alta tensione, piazzale per autobus su un frana attiva… ma che bel vedere…
(Marino Friggeri, consigliere comunale a Busana)
Beh, non esattamente a Rubiera
Segnalo un errore nell’articolo. A Rubiera non ci sono impianti per la distribuzione del metano: il più vicino si trova a Bagno, frazione di Reggio Emilia, da molti considerata erroneamente frazione di Rubiera.
Cordiali saluti.
(Urp Comune di Rubiera)
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@CGrazie all’ufficio relazioni col pubblico della precisazione. Anche se, all’atto pratico, poco ci sembra ne cali…#C