Se si percorre la S.S. 63 in direzione del passo del Cerreto e in concomitanza del bivio per Ramiseto, a circa 1 km da Cervarezza, e si osserva il paesaggio circostante è facile intravedere uno stabile pericolante, di notevoli dimensioni, adibito in passato a officina meccanica e ad abitazione civile. Tempo fa questo stabile è stato reso inagibile in conseguenza di un movimento franoso sottostante. Va anche detto che qualcuno ha rilasciato l’autorizzazione alla costruzione.
Ebbene questo stabile verrà abbattuto e le ruspe inizieranno presto, così come il sindaco di Busana ha dichiarato alla stampa locale, i lavori di abbattimento della struttura.
Non c’e nulla di strano ed è giusto che tutti gli stabili pericolanti privati o pubblici vengano messi in sicurezza e abbattuti e nel comune di Busana ne esistono altri. Spesso però dove le cose ovvie finiscono, hanno inizio quelle assurde.
La stabile privato in questione è stato rilevato da un fallimento e poi acquistato da un reggiano; poi, successivamente, il Comune di Busana, in uno con la provincia di Reggio Emilia, lo ha acquistato per abbatterlo. In buona sostanza il privato si è riguadagnato i soldi spesi e si è tolto anche l’onere della demolizione!!!
Ma per quale motivo i due enti pubblici non hanno imposto l’abbattimento dello stabile a carico del proprietario? Come è possibile che i due enti pubblici possano spendere del danaro pubblico per acquistare un bene immobile pericolante da demolire, senza un minimo di piano di investimento, redditizio per la pubblica utilità, se non per farne un grande spiazzo forse illuminato di notte, a favore di chi vuole ammirare il paesaggio?
Per quale motivo non si è valutato di bonificare l’area e di stabilizzarla adibendola a servizi per la collettività? Volete un’idea? Non c’e un distributore di gas metano in tutta la S.S. 63, non c’e più un servizio assistenza auto attrezzato tra Castelnovo ne' Monti e Fivizzano...
I residenti del comune di Busana si sono inconsapevolmente tassati del costo dell’acquisto dell’area e del costo dell’abbattimento dello stabile! E’ un'assurdità pensare che il giorno dell’abbattimento si organizzi con pubblico danaro una festa o un evento per la demolizione. Però potrebbe anche avvenire che si festeggi quando si abbattono le case e non quando se ne costruiscono delle nuove. Nel frattempo chi vuole costruire nuove abitazioni deve chiedere deroghe al Prg mentre il Psc attende nei cassetti della presidenza dell’Unione dei Comuni.
I nostri avi erano abituati a festeggiare ad ogni casa costruita. Su ogni tetto ultimato veniva issata la bandiera italiana e si festeggiava con tutti coloro che avevano contribuito alla realizzazione dell’opera. Oggi l’assurda idea di capovolgere i valori, le priorità, ci porta a ritenere che l’ambiente sia più importante dell’uomo che ci vive?
Continuo a sperare che questo non sia vero, cosi come spero che la politica per lo sviluppo della montagna reggiana non sia quella di abbattere i capannoni di polli o gli stabili pericolanti che, in onore di una errata politica ambientale, vengono definiti ecomostri.
E ben presente in me cosa significa fare l’amministratore pubblico e cosa vuole dire subire, dopo aver votato contro in tutte le sede istituzionali, un evento di questo genere a tal punto da affermare, a fronte di un tale assurdità, che, per fatti di una tal gravità, ci si può anche dimettere da consigliere comunale. A che serve fare il consigliere comunale a Busana se avvengono fatti tanto incomprensibili?
Indipendentemente dalle decisioni che riterrò di assumere intendo promettere a me stesso una cosa. Nei prossimi anni mi occuperò ancora, anche quando non ci sarà più, dell’ecomostro (chiedo scusa: dello stabile pericolante) della Sparavalle.
(Marino Friggeri, consigliere comunale di Busana)
Bravo Marino!
Concordo in pieno con le riflessioni del consigliere Friggeri: che la collettività debba assumersi gli oneri finanziari per l’abbattimento di uno stabile che era di proprietà privata è una vera e propria assurdità!
Concordo anche sull’utilizzo dell’area per realizzare, previo consolidamento, un distributore di metano: sarebbe un altro bel segnale dal punto di vista ambientale per agevolare chi utilizza mezzi non inquinanti e per fornire un servizio alla collettività.
Sulla “festa” per l’abbattimento preferisco non esprimermi, avendo ancora in mente purtroppo quella di Felina (e ricordando anche i tempi biblici per lo sgombero delle macerie ricche di amianto… ).
(Riccardo Bigoi)