“Ero in piazza come cittadino. Non avevo considerato che c’era la possibilità di essere presenti anche in veste istituzionale e non avrei esitato a farlo”.
Carlo Fornili, fiscalista della Coldiretti e sindaco di Casina, ha ieri partecipato alla manifestazione nazionale della Coldiretti indetta a Bologna. Il giorno del 'no' della Coldiretti al ministro delle Politiche Agricole De Castro, che si è consumato, forse non casualmente, a Bologna, da sempre riconosciuta capitale della buona tavola del Bel Paese. Una kermesse imponente, affollata, secondo gli organizzatori, da almeno 150mila agricoltori, che hanno manifestato nel capoluogo emiliano insieme a 700 gonfaloni di città, province e Regioni. Significativo il titolo scelto per la manifestazione dal presidente di Coldiretti Sergio Marini: 'Ministro, giu' le mani dalla qualità italiana'.
“Il mio – riprende Carlo Fornili – è un discorso da cittadino! Ho quattro figli. Io sono per l’etichettatura obbligatoria dei prodotti. Faccio un esempio. Quando mia moglie va al supermercato e compra la pasta con un’etichetta che dice che è italiana, questa deve essere fatta con grano italiano. Mentre in realtà ora le materie prime possono venire da chissà dove. Voi comprereste la pasta italiana col grano che viene da Chernobyl? In Italia abbiamo norme giuste che consentono di fare un’agricoltura giusta al mondo. Ma la normativa è latente per il mondo l’industria. Se questa vuole fare acquisti all’estero deve scriverlo in etichette. De Castro sta facendo di tutto per rallentare questa operazione. In più noi siamo assolutamente contrari agli ogm. Mentre De Castro ora vuole fare una politica filoindustriale”.
Eppure ieri De Castro ha replicato che la vostra manifestazione era isolata…
“Il ministro non può dire una cosa e farne un’altra. Non sono contro il ministro ma contro la politica che non vuole mantenere quello che ci siamo detti da due tre anni a questa parte. La Coldiretti questa manifestazione l’ha fatta da sola, una scelta forte, ma questa associazione di agricoltori rappresenta più del 70% delle aziende italiane. E ieri la piazza e non solo era piena. Una manifestazione molto corretta”.
A vederlo in tv, De Castro non ha gradito…
“Tutta Italia e il governo dicono no ogm. E il ministro che fa? Li vuole sperimentare, così magari i prodotti ogm potranno essere importati dall’estero dove tra l’altro costano tre volte meno ma prodotti non si sa come. Morale io sono coerente con quello che dicevo l’anno scorso. Il governo con De Castro sta facendo una politica non coerente con le norme che lo stesso governo ha fatto. Vogliamo avvisare Prodi che ha una persona che non rema dalla sua parte. Noi diciamo la nostra con o senza le altre organizzazioni. Qui a Casina abbiamo un’agricoltura clamorosa, ma non pensiamo di fare formaggio con un latte in polvere che viene da chissà dove.”.
Chi ha incontrato a Bologna?
“Tantissime persone, tanti gonfaloni. C’era anche quello del Comune di Canossa, con l’assessore alle attività produttive”.
C’è chi dubita della sua adesione al nascente partito democratico.
“Sarò nel Partito Democratico e ci credo moltissimo. Ma ci sono alcune regole o alcuni comportamenti che nel nuovo partito non devono entrarci”.