Tante le autorità, tanti gli escursionisti a piedi e in bicicletta, tanti i volontari e gli addetti ai lavori che hanno operato per allietare una giornata di grande festa per la inaugurazione dell'ampliamento del rifugio Battisti a Lama Lite, ai piedi del Monte Prado, da decenni punto di riferimento per chi frequenta questa zona dell'Appennino Reggiano.
La parte ufficiale che ha anticipato il taglio del nastro è stata abbastanza lunga vista la presenza delle massime autorità della provincia e di tanti amministratori locali: il Prefetto Bruno Pezzuto, la Presidente della Provincia Sonia Masini col suo vice Pier Saccardi, il comandante della Forestale Attilio Menia, il Presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli, il sindaco di Ligonchio Ilio Franchi, il comandante dei Carabinieri di Castelnovo ne' Monti capitano Mario Amoroso.
Tutti gli interventi sono stati coordinati dal Presidente provinciale del CAI (proprietario del Rifugio) Gianni Riccò Montanari anche un po' commosso per il successo della iniziativa dell'ampliamento che ha richiesto e richiederà ancora un grosso impegno da parte della associazione.
Intanto erano occupatissimi ai fornelli i soci dell'Associazione Nazionale Alpini di Castelnovo ne' Monti coadiuvati da soci CAI e del Soccorso Alpino e, naturalmente, Roberto Bagnoli, storico, seppur giovane, gestore del Rifugio, coi suoi collaboratori, per garantire "il rancio" ai tanti ospiti.
Dopo la Messa celebrata al campo da don Daniele Patti, parroco di Ligonchio, e dopo il "rancio" il Coro Monte Cusna ha tenuto un concerto con la solita bravura e la grande capacità interpretativa. E' stata l'occasione per ricordare che anche nel 1970 (37 anni fa!) in occasione della inaugurazione della prima ristrutturazione del Battisti, il Coro Monte Cusna era presente a testimoniare un rapporto col CAI che non è mai venuto meno.
L'ampliamento del rifugio è piacevole e realizzato nel pieno rispetto dell'ambiente e anzi ha permesso di dotare la struttura di un impianto moderno per l'energia e di rivedere il sistema degli scarichi.
Oggi il rifugio Battisti è molto più accogliente e razionale ed è in grado di accogliere bene i tanti che, ormai anche d'inverno, frequentano questa splendida area dell'Appennino Reggiano.