Ritenendo l'argomento d'interesse, pubblichiamo di seguito l'intervento pronunciato dall'ex vicesindaco Massimo Bonini, ieri sera, in sede di Consiglio comunale di Villa Minozzo. In esso si confermano le dimissioni dalla carica ma si conferma pure il sostegno al proprio schieramento.
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Caro sindaco, colleghi,
da oltre un mese si trascina una situazione, mi riferisco alle mie dimissioni, che, in parte sottovalutata all'inizio, forse prese come lo sfogo, lo sbotto di un momento, ha dato avvio ad un percorso di cambiamento, ma non ha poi visto il colpo di reni, la volontà compiutamente maturata di chi avrebbe potuto ricucire lo strappo creatosi e recuperare le incomprensioni.
Le mie dimissioni, fin dall'inizio, volevano essere stimolo alla discussione e al confronto; volevo, insomma, provocare l'avvio di un'?analisi sulla nostra situazione, una discussione interna, una "verifica" e portare tutti noi a riflettere e ad interrogarci sullo stato di salute della nostra maggioranza; verifica che si è avviata e che dovrà continuare per raggiungere risultati.
Le mie dimissioni partono da lontano; già da parecchio tempo, infatti, addirittura pochi mesi dopo la vittoria elettorale, in diversi momenti ho avuto modo di esporre le mie considerazioni sulla conduzione della squadra di governo del Comune, sulla ricerca e sul rispetto di regole condivise per impostare la nostra azione; in più di una occasione ho espresso i miei dubbi. Speravo non fossero solo i dubbi e le perplessità del vicesindaco (non sono stato ascoltato da tutti; ma apprezzo il lavoro svolto e i passi in avanti fatti).
Pur apprezzando, non ritengo ci siano oggi tutte le condizioni per il rientro delle mie dimissioni. Il nuovo metodo che ci siamo dati, le regole condivise che abbiamo trovato ed il nuovo slancio, se troveranno, come auspico, applicazione e non saranno disattesi, potranno ridare vigore e far lavorare meglio gli amministratori di questo Comune.
Apprezzo poi il lavoro svolto dalle segreterie di Ds e Margherita che, a Villa Minozzo come a Reggio Emilia, hanno profuso impegno per contribuire ad una soluzione.
Il sottoscritto interpreta la politica come servizio alle persone, come momento grande e forte di condivisione e confronto di idee e percorsi che siano tesi al bene comune di tutti. Pare esserci qualcuno che interpreta la politica e l'attività amministrativa come burocrazia e ritiene inutile perdita di tempo il confronto sulle cose da farsi e un inutile intralcio alle cose da fare volendo solamente essere rapidi senza pensare o riflettere con altri sulle situazioni.
Il rischio è che le decisioni si formino fra pochi, magari con altri che le subiscono o non le condividono, senza preoccuparsi di allargare il confronto con il resto della maggioranza. Questo non è il mio modo di fare politica.
Il sindaco deve essere il garante di un giusto equilibrio in giunta. Non esistono deleghe più o meno importanti a seconda del portafoglio che hanno o muovono, tutte hanno pari dignità; tutte devono essere importanti alla stesso modo. Dai lavori pubblici all'agricoltura, dal turismo alla cultura al sociale. Questo in questo momento a Villa Minozzo non c'è.
Il ruolo del vicesindaco dovrebbe avere anche una valenza più marcatamente politica in quanto prima espressione di un'importante componente della maggioranza; essere stretto collaboratore e godere di piena ed incondizionata fiducia da parte del sindaco e pieno riconoscimento da parte di tutti gli altri assessori e tutti gli altri consiglieri della maggioranza.
In questo mese ho assistito al rincorrersi di incontri e riunioni, con stesura di documenti, non sempre applicati e tradotti in azioni concrete. Incontri, riunioni e documenti utili per fare un'analisi di una situazione e per avviare un percorso, positivo e virtuoso, di cambiamento.
Nonostante tutto questo, con grande dispiacere, riscontrando la lettera del del sindaco che respinge le mie dimissioni, consegnata soltanto ieri, rimango fermo sulle mie decisioni e pertanto, in questo Consiglio, pur con rammarico e sofferenza, ribadisco le mie dimissioni da vicesindaco ed assessore di questo Comune.
Colgo poi l'occasione per augurare un buon lavoro a chi mi sostituirà come vice e a come assessore, garantendo, nel rispetto delle linee programmatiche che noi tutti abbiamo condiviso e che ci hanno permesso di vincere le elezioni dello scorso anno, il sostegno a questa maggioranza.
Non mancherò poi di dare il mio contributo, costruttivo e positivo, ad ogni confronto e ad ogni discussione su temi o argomenti che verranno posti all'ordine del giorno del Consiglio comunale.
Giunta senza identità!
La situazione politica a Villa ormai appare abbastanza critica. Bonini giustamente si è dimesso, gli equilibri non esistono, grave responsabilità è da attribuire al sindaco Fiocchi. Pare evidente che comandino più Ferrari e la Sorbi, semplici consiglieri, che i componenti della reale giunta. Il sindaco viene supportato da tutti i vertici Ds, sostenuto in qualsiasi forma; la Margherita non esiste, bene farebbe Magnani a prendere una posizione netta.
Castellini dovrebbe essere il nuovo vicesindaco. Come a livello nazionale, anche nel piccolo capoluogo montano sarebbe nostra fortuna che non mangiassero il panettone a Natale.
(Commento firmato)