Si è svolta questa sera, nell’incantevole cornice di piazza Matilde di Canossa a Carpineti, la serata dedicata a “I liguri a Carpineti. Ricerche vecchie e nuove sul crinale Valestra-Fosola” che ha avuto come relatore il Dottor Iames Tirabassi, archeologo dei Musei Civici di Reggio Emilia.
Iniziato con circa trenta minuti di ritardo a causa di disguidi tecnici, l’incontro ha visto la partecipazione di circa cinquanta persone, tra le quali rileviamo una desolante penuria di giovani.
La conferenza è stata introdotta da Massimo Zamboni, assessore alla cultura del Comune di Carpineti, che ha colto l’occasione per annunciare la mostra, che inizierà il prossimo 4 agosto ed avrà per titolo: "I liguri a Carpineti. Risultati del sondaggio del monte Valestra" e che sarà curata dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici dell'Emilia Romagna e dei Civici Musei di Reggio Emilia (resterà aperta circa un mese).
Il Dottor Tirabassi ha illustrato, con la consueta chiarezza, i rinvenimenti del crinale dei monti Fosola–Valestra che risalgono all’età del bronzo. Risulta che il monte Valestra sia stato abitato per lungo tempo dai Liguri: sulla sua sommità è stato recuperato materiale preistorico e protostorico, nonché reperti liguri, etruschi ed un meritevole esemplare di spada celtica in ferro.
Il Dottor Tirabassi ha chiarito come i resti etruschi e celti non sottintendano la coabitazione delle diverse popolazioni ma si spieghino con scambi commerciali o frutto di saccheggi.
La serata si è conclusa con una rapida carrellata di ulteriori ritrovamenti tra i quali reperti di periodo medioevale nell’area monumentale di S. Vitale.
Il prossimo appuntamento di questo ciclo storico è per giovedì prossimo, 5 luglio. Si parlerà di: "12 anni di ricerche sul monte Vallasia. Il sito di Guardamonte dalla preistoria ai liguri", relatore il Prof. Giorgio Baratti dell’Università di Milano.