TOANO - Non si arrestano le scorribande anche nel reggiano da parte di malviventi senza scrupoli che, fingendosi dipendenti di vari enti, con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi.
Come è successo nella tarda mattina di oggi a Toano, dove un malvivente (sui 55 anni, alto 1,60, poi allontanatosi con una macchina grigia di cui non si conosce il tipo) fingendo di essere dipendente delle Poste e sostenendo che il pagamento di pregresse bollette era stato effettuato con soldi falsi chiedeva all'anziano di fargli verificare il contante posseduto per accertare il possesso di banconote false per poi riuscire a derubarlo con un abile stratagemma.
L'anziano, un pensionato ultraottantenne residente nel piccolo comune montano, credendo alle parole del filibustiere ha dapprima fatto visionare 500 euro in banconote che, una volta controllate, sono state in parte dichiarate false dall'"esperto" malvivente che le riponeva in una busta, chiedendo se per caso avesse altro contante.
L'anziano rientrava in casa e prelevava una somma in contanti per ben 10.000 euro, che consegnava al falso impiegato delle Poste, che controllava una per una le banconote sostenendo mendacemente la presenza di altre banconote false.
Anche i 10.000 ovviamente finivano nella busta gialla ove erano stati riposti i precedenti 500. Busta che veniva chiusa, e, dopo essere stata abilmente sostituita con altra identica contenente carta straccia, veniva consegnata al pensionato, invitato all'indomani pomeriggio a presentarsi presso la sua banca dove sarebbe stato raggiunto dallo sconosciuto per le verifiche del caso.
Preoccupato per la presenza dei soldi falsi, l'anziano non è riuscito ad attendere l'indomani e, recatosi subito in banca, ha scoperto in quella sede che la busta opportunamente sostituita dal malfattore conteneva per l'appunto carta straccia al posto dei 10.500 euro intascati dal malvivente, riuscito a dileguarsi nonostante la forte caccia all'uomo scatenata nell'intero crinale appenninico dai carabinieri del capitano Mario Amoroso.