CASTELNOVO NE’ MONTI - All’insegna del patriottismo e del sentimento religioso. E’ quello che si è respirato questa mattina in piazza Gramsci a Castelnovo ne’ Monti nell’ambito delle iniziative previste in occasione del 51^ raduno provinciale degli alpini in corso nel capoluogo montano reggiano.
Alzabandiera, inno nazionale, S. Messa “al campo” (in piazza Gramsci), discorsi delle autorità, benedizione dei mezzi donati dalla Comunità montana alla Protezione civile, preghiera dell’alpino, corteo per le vie del paese pavesate di Tricolori…
Don Giordano Goccini ha celebrato la S. Messa su un palco-altare, mentre un sole palliduccio ma caldo batteva su tante teste (che però per la maggior parte erano coperte… ) ed un vento a tratti fastidioso faceva volare qualche oggetto. Molto rispettosa la folla (almeno 2000 le persone presenti), che ha osservato il massimo silenzio durante lo svolgimento della liturgia, che è stata accompagnata dai canti montanari del Coro Bismantova.
Alla fine della cerimonia Gino Morani ha recitato tutta intiera, a memoria, la preghiera dell’alpino. Al momento della ripetizione dell’inno, in chiusura (c’erano, per l’accompagnamento musicale, due bande: quella di Felina e quella di Cavola), è partito, da un settore della piazza, spontaneo, l’accompagnamento col canto. Un momento affascinante ed emozionante. E’ quindi seguita la consegna ufficiale del Tricolore, affidato da un rappresentante degli alpini ad alcuni studenti dell’istituto comprensivo “Bismantova”.
Presenti sul palco in gran numero le autorità civili e militari della nostra provincia. A partire dal rappresentante del Governo, il prefetto Bruno Pezzuto, dalla sen. Leana Pignedoli e dalla presidente della Provincia Sonia Masini (giunta però un tantino in ritardo), si sono visti il sindaco del paese ospitante, Gian Luca Marconi, col suo vice Fabio Bezzi e l’assessore Nuccia Mola, i primi cittadini di Baiso Bargiacchi, di Toano Lombardi, di Ramiseto Dazzi, di Ligonchio Franchi, di Viano Lucenti, di Carpineti (e presidente della Comunità montana) Montemerli, l’assessore provinciale Gobbi, il capitano dei carabinieri Amoroso, l’arciprete castelnovese don Geli, il comandante della Municipale di Villa Minozzo Sassi.
Hanno pronunciato brevi saluti il prefetto, il sindaco di Castelnovo, la presidente della Comunità montana, la presidente della Provincia, il presidente della sezione Ana reggiana Ivo Castellani. Da tutti sono partite parole di ringraziamento e gratitudine agli alpini, “un simbolo di serietà per la nostra Italia”, come ha sottolineato la Masini. Castellani invece ha fornito cifre. Quelle dell’azione di questo corpo dell’esercito nel corso del trascorso 2006: un milione e mezzo di ore donate per la comunità; circa 5 milioni di euro raccolti.
Tra labari, gonfaloni dei comuni del comprensorio e della Provincia, delegazione dei bersaglieri e dell’aeronautica, agenti in alta uniforme, reduci, alpini provenienti da varie zone della nostra Regione, della Lombardia e della Toscana, volontari della protezione civile, il clima era molto composto; si avvertiva consapevolezza di partecipare ad un importante rito collettivo. E’ stato tutto molto suggestivo (oltrechè – questa l’impressione – ben orchestrato). Certamente non usuale per il paesone montano capoluogo dell'Appennino reggiano (che peraltro, ad onor del vero, non si è riversato in massa ai lati delle strade del centro attraversate dal corteo durante il giro previsto).
Oggi, nel tardo pomeriggio, alle ore 18,30, è quindi in scaletta la cerimonia dell’ammainabandiera, sempre in piazza Gramsci. Dopodichè, in serata, si toglieranno le tende. E non solo in senso metaforico.
Grazie anche dalla nostra piccola postazione di redazione locale a tutti gli alpini e volontari intervenuti, che hanno reso in questi giorni Castelnovo più bella e colorata.
(Agenzia Redacon)
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I nostri altri pezzi sull'evento:
- SPECIALE RADUNO DEGLI ALPINI / Castelnovo, arrivano le penne nere (15 giugno 2007);
- SPECIALE RADUNO DEGLI ALPINI / “Italiani invasori ma non nemici” (16 giugno 2007).