Una delle cave di ghiaia su terra tra le più grandi in Appennino: è stata avviata da pochi giorni a Vetto, in località Oppi, in una delle due grandissime piane comprese tra l’omonimo mulino ottocentesco e il torrente Lonza.
Proprio dirimpetto al borgo di Atticola, che sarebbe dovuto finire sommerso col progetto diga. E mentre c’è chi spera ancora nel bacino Grisanti, intanto qui si preleva ghiaia. Recintato per intero uno dei due appezzamenti privati che corrono lungo il sentiero Cai che sale a Gottano, spostata la terra di superficie, ecco ruspe e camion al lavoro per il ‘prezioso oro di sasso’ portato in frantoio.
Si scava sino a una profondità di 2-3 metri sotto il piano di campagna, mentre tra diversi mesi l’obiettivo dovrebbe essere quello di riempire il grande buco con terra inerte, per poi riposizionare la terra ‘buona’ nello strato più superficiale.