Home Cronaca Iaquinta non ritira il coltellino. Ma il casaro di Valestra è d’oro

Iaquinta non ritira il coltellino. Ma il casaro di Valestra è d’oro

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Immaginate di consegnare un prestigioso premio e che… alla serata di gala non si presenti chi lo deve ritirare. E’ il piccolo disguido causato da un assente vip, il campione del mondo Vincenzo Iaquinta, che non ha certo rovinato la tradizionale “Festa del Casaro” organizzata, dalla Sezione di Reggio Emilia del Parmigiano Reggiano. Il “coltellino d’oro” (il massimo riconoscimento che la sezione provinciale del Consorzio del Parmigiano-Reggiano conferisce annualmente a personalità del mondo della cultura, dell’economia, dello sport e dello spettacolo che abbiano origini reggiane e si siano particolarmente distinti nella loro attività) arriverà così al campione del pallone per posta o tramite i familiari.

Ma alla serata andata in scena martedì a Villa Giorgia di Albinea, non hanno mancato i casari campioni del formaggio più buono del mondo. A tenere altissima la bandiera della montagna – come si è altresì dedotto dalle lusinghiere presentazioni effettuate da Giorgio Capovani – ci ha pensato allora Achille Dallari, mastro casaro della latteria di San Pietro di Valestra, che con la moglie ha ritirato meritatamente la medaglia come “casaro benemerito”

Forte il tifo delle maestranze, dei consiglieri e del presidente Gianni Pavarelli, ma pure di un sentito e unanime l’applauso della sala. Proprio un composto battimani ha ricordato il compianto casaro del Cigarello di Carpineti, Danilo Rinaldi, assieme a Paolo del Monte ex presidente del consorzio scomparsi nell’ultimo anno.
“Casari benemeriti” anche Corrado Arati, del caseificio Fogliano-Giarola (RE) e Graziano Subazzoli della latteria “La Famigliare” di Correggio. Premio alla carriera, inoltre, per Claudio Pini del Caseificio Produttori Latte Riuniti di Rubiera.

“Spini d’argento” sono stati consegnati ai due giovani casari che già si sono distinti per le loro capacità professionali: Claudio Cirelli del caseificio Pieve Rossa di Bagnolo in Piano e Antonio Landi del caseificio Grande di Castelnovo Sotto. Attestati di riconoscimento sono stati infine consegnati a due “amministratori benemeriti” di caseificio: si tratta di Antonio Barbieri del caseificio San Carlo di Luzzara e di Mauro Alessandri del caseificio San Girolamo di Guastalla.

Cerimoniere d’eccezione, Loretta Domenichini, originaria di Casina, segretaria della sezione provinciale del Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano (con presidente Graziano Salsi), abile come ogni anno nel gestire al meglio una splendida cerimonia. Con lei il marito Renato Giudici, esperto battitore.

Da segnalare, infine, un applauso alla Nazionale del Parmigiano Reggiano che,a fine 2006, col caseificio “Moderna” di Bibbiano si è aggiudicato il premio ‘Grolla d’Oro’ come formaggio più buono d’Italia.

(Agenzia Redacon, Studio Arlotti Notizie)