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14 giugno: Giornata Mondiale del donatore di sangue

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Il 14 giugno 1868 nasceva a Vienna il premio Nobel Karl Landsteiner, lo scienziato cui si deve la scoperta dei gruppi sanguigni. È questa la giornata scelta dalle principali organizzazioni internazionali per la donazione volontaria e non remunerata del sangue di concerto con l’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità)
In questa QUARTA edizione – la prima è stata quella del 2004 - è ancora viva l’esigenza di sensibilizzare il maggior numero di persone sull’importanza della donazione volontaria e periodica del sangue.

Solo così si è in grado di assicurare l’autosufficienza delle strutture sanitarie sia per il sangue che per i suoi derivati oltre che di incoraggiare i donatori verso stili di vita che promuovano la salute.

Per donare sangue bisogna avere un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni, superare i 50 kg di peso ed essere in buone condizioni di salute. La donazione di plasma e piastrine può essere fatta sino ai 60 anni di età.

La terapia trasfusionale rappresenta una condizione fondamentale affinché molte delle scoperte ed innovazioni scientifiche avvenute negli ultimi anni in campo medico possano tradursi nella pratica clinica.

Senza una terapia trasfusionale adeguata sotto il profilo qualitativo e quantitativo non si potrebbero realizzare importanti interventi quali i trapianti di organi solidi e di cellule staminali emopoietiche e non si potrebbe garantire una qualità di vita migliore alle persone anziane ed a molte di quelle affette da patologie croniche.

Nonostante le biotecnologie permettano la produzione a livello industriale di emoderivati come il fattore VIII, la trasfusione è oggi possibile soltanto grazie alla generosità ed al senso di solidarietà di coloro che donano il proprio sangue.

Nella realtà reggiana, che ha così radicati i valori della solidarietà, è ormai da tempo garantita l’autosufficienza trasfusionale per le attività cliniche delle due aziende sanitarie e le due case di cura che operano sul territorio.

Nell’anno 2006 sono state raccolte oltre 23.500 unità di sangue intero, 7.750 unità di plasma e 600 unità di piastrine in aferesi.

Questo non solo ha garantito l’autosufficienza, ma ha permesso anche di contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali di altre regioni, con un trasferimento di oltre 4.800 unità di globuli rossi.

La Giornata Mondiale del donatore, che coincide con l’inizio dell’estate, ha lo scopo di ricordare l’importanza di andare a donare prima della partenza per le ferie. È proprio in estate, infatti, che si verifica il maggiore fabbisogno di sangue.

Tutte le istituzioni, le amministrazioni locali oltre che le aziende sanitarie sostengono le campagne informative su questo tema, che riguarda la salute di tutti i cittadini e che li vede protagonisti nella donazione di un bene che non può essere ottenuto in altro modo che dalla generosità umana.

Gli operatori sanitari del Servizio Trasfusionale dell’Arcispedale Santa Maria Nuova sono a disposizione per rispondere a tutte le richieste di informazioni sulle modalità di accesso alla donazione. Adeguate informazioni possono inoltre essere richieste presso l’Associazione di Volontariato AVIS, nella sede provinciale e nelle sezioni locali.

In Appennino Reggiano sono attive diverse sezioni comunali dell'AVIS (Castelnovo ne' Monti, Ramiseto, Casina, Toano, Cerredolo, Baiso)che, tranne per Castelnovo ne' Monti, donano periodicamente in date stabilite e rese note tramite manifesti, striscioni ecc..

A Castelnovo ne' Monti si dona tutti i sabati mattina dalle 7,30 alle 10,30 presso il centro prelievi posto al piano terra dell'ospedale S.Anna nella zona degli sportelli per il pubblico.
Presentandosi per la prima volta si verrà sottoposti a visita mediaca e piccolo prelievo di sangue per accertare l'idoneità alla donazione.
Accertata l'idoneità si verrà invitati, nelle settimane successive, alla prima donazione.