Home Cronaca “La Regione sia più attenta al commercio al dettaglio”

“La Regione sia più attenta al commercio al dettaglio”

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La politica regionale del commercio ha favorito e continua a favorire in tutta la regione la nascita di coop, ipercoop, ipersidis, conad ed altre sigle ad esse collegate, trascurando e danneggiando il commercio al dettaglio dei piccoli esercizi. Una politica che ha indotto la chiusura di molte attività commerciali a conduzione famigliare, specie nei paesini. Il problema è ancora più evidente nelle realtà disagiate.

Nell’Appennino reggiano sono già molti i supermercati in attività e moltissimi i piccoli esercizi che hanno obbligatoriamente cessato l’attività. Nonostante questo palese controsenso le amministrazioni locali continuano ad attuare politiche che favoriscono le cooperative a discapito dei piccoli commercianti. A Castelnovo ne' Monti si parla già della costruzione di un nuovo centro commerciale, detto "gasometro", e così pure a Rivalta di Reggio Emilia.
I piani comunali commerciali per decenni hanno bloccato l’iniziativa privata costringendo i singoli commercianti ad adeguarsi aderendo o soccombendo a queste grandi cooperative monopolistiche che hanno creato un circolo vizioso chiuso.

Le grandi cooperative sono vere e proprie holding finanziarie che usufruiscono di pubblici contributi ed agevolazioni fiscali ed esercitano di fatto una concorrenza sleale verso i privati. La struttura economica della provincia di Reggio Emilia, è costituita principalmente da imprese famigliari di piccole e medie dimensioni, che svolgono un servizio sociale di aggregazione; già nel 2002 alcuni negozianti della provincia di Reggio Emilia si erano associati per difendere e promuovere la qualità del rapporto tra negoziante e cliente, in contrapposizione alla spersonalizzazione tipica delle grandi catene di vendita.

Nel settore del commercio le politiche locali e regionali uliviste hanno provocato ritardi e ristagno economico rispetto alle regioni limitrofe. Ho quindi deciso di interpellare la giunta chiedendo di garantire la sopravvivenza delle attività commerciali attualmente svantaggiate dalla legislazione regionale. Ho invitato Errani a porre un limite al proliferare di centri commerciali. Ho chiesto provvedimenti rapidi per permettere uno sviluppo funzionale alle rimanenti attività private di piccole e medie dimensioni che ancora credono nel loro potenziale continuando ad assorbire personale.

(Fabio Filippi, consigliere regionale Forza Italia)