Home Cronaca La denuncia del parroco: “Quanta droga c’è nell’Enza?”

La denuncia del parroco: “Quanta droga c’è nell’Enza?”

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L’essere reduce da importanti studi in Vaticano, non ha certo fatto perdere la consueta verve a don Carlo Castellini, parroco di Vetto.
Domenica 20 maggio 2007: nella chiesa di San Lorenzo ricevono la prima Comunione Matilde, Andrea, Simone, Gaetano, Luca, Riccardo I, Riccardo II, Beatrice I, Beatrice II, Giulia, Aurora, Nuria e Mirco. Oltre ai bimbi, alla catechista Silvana, ci sono i famigliari, tanti giovani. La cerimonia, non potrebbe essere diversamente, è di quelle sentite e rallegrate anche dal canto.

Prima ancora delle Comunioni, il momento della predica, incentrata sul valore e il perché dell’incontro del Corpo di Cristo. Sul finire del parlato di don Castellini, l’appello denuncia. “Potrebbe sembrare fuori luogo parlarne oggi, ma così non è. Mi rivolgo ai giovani e dico: se analizzassimo le acque dell’Enza, quante tracce di droga vi troveremmo? Perché parlarne proprio in questa giornata di questo problema? Perché è proprio nell’uomo che ricorre alla droga che si manifesta il mancato incontro con l’Eucarestia. I troppi giovani che fanno uso di sostanze stupefacenti sono convinti di trovare nella droga la soluzione a tutti i loro mali o la forza per esser dei super uomini. Non si accorgono che rovinano la loro vita e mettono a repentaglio quella delle altre persone”.

(Studio Arlotti Notizie)