In questi giorni è comparso sulla stampa un intervento dell'ex responsabile regionale del soccorso alpino, Francesco Dalla Porta, che ha criticato il sindaco di Castelnovo ne' Monti circa le limitazioni in vigore lungo il sentiero d'accesso alla Pietra di Bismantova.
Al riguardo si registra quest'oggi una presa di posizione del Comune. "La situazione del sentiero che parte dalla prossimità dell’eremo e conduce al piano sommitale è attualmente la seguente. La chiusura del sentiero si è resa necessaria nel novembre scorso dopo un sopralluogo compiuto dagli uomini del nucleo specializzato SAF (Speleo-alpinistico e fluviale) dei Vigili del fuoco, che avevano riscontrato una situazione di pericolo nel tratto del sentiero sottostante la via di scalata S. Anna. La squadra operativa aveva segnalato l’estrema instabilità di una grossa porzione di roccia sovrastante il sentiero, di cui una parte si era già distaccata da pochi giorni, come evidenziavano chiaramente i segni nella roccia".
Ricordando i motivi, riconducibili alla sicurezza, che l'hanno indotta alla chiusura, l'Amministrazione si dice "consapevole del disagio per i turisti". "Il sentiero è sì il più breve - aggiunge la nota diffusa oggi dal palazzo municipale - ma non è l’unico che porta sulla Pietra di Bismantova. E' inesatto quindi dire che non è attualmente possibile accedere al pianoro sommitale della rupe".
"In questi mesi abbiamo convocato più volte un tavolo tecnico a cui hanno partecipato il Parco nazionale dell’Appennino, l’Agenzia regionale di protezione civile, il Servizio tecnico di Bacino (ex Genio Civile), la Provincia di Reggio e il Corpo forestale dello Stato. L’ultimo di questi incontri si è tenuto proprio pochi giorni fa: è emerso che il tema della messa in sicurezza della rupe, e la sicurezza conseguente di chi vuole salirvi, è il tema su cui convogliare le risorse attualmente disponibili tra i vari enti per progetti relativi alla Pietra".
Informa inoltre l'Amministrazione che, "nell'ambito di iniziative che si prospettano più di lungo termine è stato poi pianificato un rapido intervento che consenta di riaprire il sentiero".
Sarà operata un'azione di fissaggio della parte rocciosa instabile attraverso l’infiltrazione di appositi materiali e sarà apposta un'adeguata segnaletica per informare i fruitori delle particolarità geomorfologiche della Pietra e dell’eventuale rischio di caduta massi. "E’ in programma di avviare questi interventi entro i prossimi 15 giorni, e di portarli a conclusione nel giro di circa una settimana, per andare poi a riaprire il sentiero non appena ripristinate le condizioni di sicurezza".
Gli interventi saranno coordinati e realizzati dal Comune di Castelnovo: esiste già un finanziamento regionale di 20mila euro che sarà rimodulato per fruirne a tale scopo; inoltre altri fondi su progetti del Parco relativi alla Pietra. Per la messa in sicurezza della rupe inoltre saranno presto disponibili ulteriori 25mila euro per un finanziamento richiesto all’indomani dell’ordinanza di chiusura del sentiero.
"Grazie ancora ad una convenzione con le università di Modena e Reggio e di Bologna sarà realizzato lo studio sull’evoluzione geomeccanica della Pietra, che indirizzerà le prossime azioni, quali: nuova cartellonistica, eventuali spostamenti dei tracciati di salita alla rupe in punti che siano dichiarati a rischio, o eventuali ulteriori disgaggi necessari".
Conclude la nota: "L’Amministrazione comunque resta convinta della correttezza dell’operato nella situazione verificatasi. Il Nucleo Speleo-alpino fluviale dei Vigili del fuoco infatti è un'unità altamente specializzata, che tra i propri compiti ha proprio anche quello degli interventi in parete. Con i SAF il Comune di Castelnovo ha attivato da alcuni anni una convenzione per il monitoraggio della Pietra ed il regolare disgaggio di pietre a rischio di caduta".