Continuano i sopralluoghi della Commissione ambiente della Provincia nelle strutture che si occupano dello smaltimento dei rifiuti reggiani.
Dopo Novellara, ieri è stata la volta della discarica di Poiatica, gestita da Enìa nel territorio comunale di Carpineti. Accolti dall’amministratore delegato di Enìa Ivan Strozzi e dal direttore divisione Reti e Ambiente Roberto Paterlini, i consiglieri provinciali, guidati dalla presidente della Commissione Margherita Bergomi e dall’assessore all’ambiente Alfredo Gennari, hanno potuto visitare quello che è uno dei principali strumenti della gestione integrata dei rifiuti reggiani.
Nata nel 1995, Poiatica è oggi una discarica in cui possono essere smaltiti, attraverso l’interramento mediante elevata compattazione, solo rifiuti solidi urbani, rifiuti speciali assimilabili a quelli urbani, fanghi provenienti da impianti di depurazione civili, e costituisce un esempio nel nostro Paese per efficienza e per la particolare attenzione all’ambiente circostante che ha accompagnato da sempre il suo utilizzo.
La discarica, infatti, è collocata all’interno di una cava d’argilla ancora in attività e le tonnellate di rifiuti smaltite in questi anni hanno permesso il recupero ambientale di un’ampia parte già sfruttata della cava.
I consiglieri hanno potuto rendersi conto di come, attraverso un interramento efficace e controllato, i rifiuti possono addirittura diventare materia prima per riuscite rinaturazioni e di come una discarica può agevolmente integrarsi con l’ambiente circostante.
I due lotti già esauriti sono ormai parte integrante della collina, mentre le nuove aree di smaltimento sono già predisposte per ridisegnare in futuro il profilo della zona. In pratica il fondo della discarica è stato impermeabilizzato mediante un metro di argilla compattata sul quale è posta una guaina in HDPE da 2 mm. Viene poi eseguita una platea drenante costituita da uno spessore di 50 centimetri di ghiaia basaltica, con all’interno tubi macrofessurati per la raccolta del percolato, mentre un sistema di tubi verticali raccoglie e consente il convogliamento del biogas verso il sistema preposto al suo trattamento e recupero energetico.
I rifiuti conferiti a Poiatica vengono ogni giorno compattati e ricoperti di terreno argilloso per evitare dispersioni per effetto del vento e cattivi odori e periodicamente si procede alla disinfezione della zona per impedire la proliferazione di insetti e piccoli animali.
Particolare attenzione anche al sistema di trattamento del percolato prodotto dalla decomposizione dei rifiuti, che Enìa raccoglie in apposite vasche a tenuta per inviarlo poi alla depurazione nei propri impianti autorizzati. Non va disperso nemmeno il biogas prodotto dalla centrale che oggi alimenta due motori per la produzione di energia elettrica, mentre la parte eccedente viene bruciata con apposite torce.
La sicurezza della discarica è garantita da continue azioni di monitoraggio e di analisi – basate sul controllo delle acque superficiali e sotterranee, sul percolato, sui rifiuti presi a campione, sulle emissioni gassose, sulla qualità dell’aria – che vengono effettuate per garantire un corretto smaltimento nel più assoluto rispetto della tutela ambientale.
La Commissione ha accolto positivamente l’impegno di Enìa nel garantire risultati di indiscussa efficienza nello smaltimento dei rifiuti e ha apprezzato le pratiche concrete per rendere meno impattante una struttura così complessa.
Dall’abbattimento degli odori all’utilizzo di speciali camion compatttori che permettono di ridurre significativamente il traffico pesante nella zona. Una gestione di elevata qualità che ha già trovato un primo riconoscimento nella discarica di Rio Riazzone e che nei prossimi mesi porterà alla certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 anche per la discarica di Poiatica, nella quale sono già oggi utilizzate le procedure dello stesso Sistema di Gestione Ambientale.
La Commissione è stata accompagnata nella visita da Giancarlo Giachetti e da Eugenio Meglioli di Enìa Progetti.