Tra gli obiettivi di scala regionale del documento preliminare al quadro strategico è indicato "Promuovere ed accrescere la qualità delle condizioni e delle prestazioni di lavoro", così come tra gli obiettivi "trasversali del Piano regionale di sviluppo rurale 2007/2013 si indica "La valorizzazione del lavoro, attraverso la qualificazione e stabilizzazione degli occupati".
"Negli incontri con le parti interessate per la discussione preliminare del Piano rurale integrato provinciale (Prip) – afferma l'assessore provinciale all'Agricoltura e Sviluppo Rurale Roberta Rivi – alle osservazioni ed alle richieste dei sindacati Cgil-Cisl-Uil, abbiamo aggiunto l'informazione che nei piani operativi di Asse, che sono strumenti attuativi del Piano di sviluppo rurale definiti dalla Regione, sarà inclusa tra le condizioni di ammissibilità ai finanziamenti da parte delle imprese agricole anche il rispetto delle norme di legge in materia di occupazione. Abbiamo inoltre dato la nostra disponibilità ad inserire nel Prip, che è l'unico strumento dello sviluppo rurale deliberato dalla Provincia, un richiamo relativo al rispetto della legalità in materia di lavoro in agricoltura. Non sottovalutiamo certo, mi sembra, il valore del lavoro agricolo".
"Sorprendono perciò ed appaiono almeno ingenerose – aggiunge l'assessore Rivi - le critiche e le 'bocciature' di cui abbiamo letto sulla stampa nei giorni scorsi, nei confronti della bozza del Prip, da parte dei sindacati dei lavoratori".
"La convinzione dell'assessorato è di avere risposto pienamente, pur nei limiti degli strumenti solo in parte già definiti e delle proprie competenze relative allo sviluppo rurale, alle istanze sindacali - continua l'assessore - Del resto in materia di sicurezza del lavoro siamo impegnati da anni a sostenere azioni formative e di orientamento delle aziende, con la collaborazione dell'Ausl e dei vari soggetti economici operanti nel settore, che hanno dato nel tempo anche qualche risultato. E' incongruo perciò pronunciare giudizi quali 'la Provincia considera la valorizzazione del lavoro accessoria', pur essendo noi coscienti che c'è sempre molto da fare per migliorare la situazione".
"In ogni caso – conclude Roberta Rivi- siamo sempre disponibili a chiarire le rispettive posizioni, ed a lavorare in collaborazione con tutti per la crescita del settore agroalimentare, una delle eccellenze del territorio reggiano".