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Statale 63, neanche col Giro d’Italia…

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Appare impossibile che a distanza di tanti mesi nulli siano ancora gli interventi sulla viabilità statale 63.
Da troppo tempo, e questo indipendentemente dal passaggio del Giro d'Italia 2007, appaiono limitate tutte le condizioni di sicurezza su tutto il tratto della viabilità e con particolare riferimento al tratto Castelnovo ne' Monti-passo del Cerreto.

Non siamo solo in presenza di un manto stradale sconnesso e pieno di buche e avvallamenti (e vi posso assicurare che anche per un cicloamatore quale io sono è sempre elemento di rischio e pericolo), ma i muri a monte sono pericolanti, le cunette sono sporche, non sono state realizzate operazioni di taglio erbe al lati e, ciò che è più grave, mancano tanti parapetti di protezione perchè crollati da tanto tempo.

Le esigenze di manutenzione di questa arteria viaria sono croniche e sarebbe ingiusto pensare che il passaggio dei Giro d’Italia possa fare miracoli. Per questa ragione debbono essere denunciate tutte le responsabilità degli enti locali della comunità montana e della provincia che nulla hanno fatto per garantire tutte le condizioni di massima sicurezza a tutti i ciclisti che passeranno il giorno 21 p.v.

Sarebbe impossibile transitare sull'attuale viabilità (incrociamo le dita) in caso di maltempo o in presenza di un forte temporale, a cui il crinale per la sua conformazione è abbonato tutti i dì. Ma ancor piu grave appare l'incapacità degli enti pubblici di attivare tutte le iniziative che sul fatto grande del passaggio della corsa rosa possano produrre iniziative collaterali quali la promozione del territorio, dei nostri monti, delle iniziative religiose e culturali.

Peccato, quel giorno avremmo potuto far conoscere attraverso la forza dei mass media la cultura del nostro territorio ad una grande platea nazionale degli appassionati e non solo del ciclismo!!! Ma c’è di più: la concomitanza del fine settimana con il lunedì 21 poteva essere sfruttata promovendo alcuni eventi di cicloturismo amatoriale che nelle giornate di sabato e domenica antecedenti avrebbe potuto attraversare tutti i comuni del nostro crinale.

Stupiscono due aspetti: il silenzio degli organi del Parco nazionale (eppure dovrebbe essere interessato almeno per gli aspetti promozionali che ne potrebbero scaturire) e l’assurda dichiarazione degli amministratori di Castelnovo ne' Monti, per i quali il sogno è quello di pensare ad un arrivo di tappa del Giro alla Pietra di Bismantova. Facciano pure i loro sogni, perché sognare non costa nulla; questi sanno quanto costa avere una sede di tappa del Giro d’Italia? Alla gente della montagna un duplice invito: accogliamo con entusiasmo e passione il passaggio della corsa rosa, ma assieme a ciò, se vogliamo il bene del nostro territorio, denunciamo il giorno 21 maggio prossimo anche con iniziative appropriate le colpe dell’ANAS, la disattenzione dei parlamentari reggiani, tutti, e l'incapacità dei politici locali di affrontare con determinazione l'emergenza della viabilità nella nostra montagna.

(Marino Friggeri, capogruppo Udc in Comunità montana)

2 COMMENTS

  1. Pensieri di un cittadino qualunque
    Considerazioni strumentali… ci siamo attivati… attacco personale… faremo un tavolo di lavoro… le condizioni meteo proibitive… necessario il coinvolgimento di tutti gli enti interessati… abbiamo presentato i progetti… faremo passare tutte le strade statali… provinciali… comunali.. dal peep ove esistono spazi per raccordi ecc… mahh..

    (Commento firmato)

  2. Prima le strade del Parco
    Vent’anni ci sono voluti per fare un pezzo delle attuali gallerie della ss 63 e gli enti si rimpallano le colpe: Anas, Provincia, comuni; forse nel 2050 riusciranno a finirla; prima del Parco forse è meglio fare le strade.

    (Lorenzo Fabbiani)