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Castelnovo, “caccia alle streghe?”

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Mentre, ieri l'altro, in sede di Consiglio comunale, il sindaco dava, nelle sue comunicazioni ad inizio di seduta, alcune informazioni sulla manifestazione del 25 aprile a Castelnovo ne' Monti, chiedeva la parola il capogruppo Luigi Bizzarri, domandando chiarimenti circa il contributo concesso dal Comune per l'iniziativa organizzata da "2000 Resistenze" nel pomeriggio a Felina per i giovani. Nello specifico: tale contributo (1000 €) era vincolato al rispetto del divieto di non mescita di superalcolici durante la festa, fissato dallo stesso ente pubblico?

Rispondeva il sindaco: "Abbiamo chiesto, anche in virtù del forte impegno assunto dalla nostra Amministrazione sul fronte del contrasto alla sicurezza stradale, che vi sia un'assunzione di responsabilità al riguardo". Aggiungendo poi anche qualche dato, come il fortissimo aumento del tasso alcolico che si registra nel corso del controlli stradali delle forze dell'ordine, che ormai vedono il superamento della soglia di legge nel 50% dei casi, talora con valori che sono sei volte maggiori del tasso-limite fissato dalla legge (cioè il 3%; la percentuale massima è lo 0,5%). "Non è più solo un problema di ritiro di patenti", ha commentato il primo cittadino, "nel nostro Paese i maggiori controlli hanno significato minori morti. Teniamo conto poi che se da noi (i controlli) si aggirano sui 200.000, in Francia ammontano a 6 milioni e in Germania a 5 (sempre milioni)". Tanto per dare l'idea.

La discussione a questo punto si sarebbe ampliata, soprattutto dopo l'intervento anche di Vincenzo Ferrari, il quale, ricordando che a metà maggio salirà in montagna uno squadrone di alpini, dice: "E allora che dobbiamo fare (sottintendendo la propensione all'uso brillante di succo d'uva che si verifica in queste occasioni)? Non dovremmo monitorare maggiormente l'abuso di droghe, piuttosto? Non è insomma che ci sia un po' di caccia alla streghe?". Altri consiglieri a questo punto vorrebbero intervenire, ma non è il momento. Ricorda infatti il sindaco che presto si terrà un'assemblea apposita per discutere approfonditamente di queste problematiche.

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DI SEGUITO QUALCHE NOTIZIA UTILE

Gli effetti negativi dell'alcol sulla guida sono ben noti. Esso agisce su diverse funzioni cerebrali (percezione, attenzione, elaborazione, valutazione ecc.), con effetti diversi e strettamente correlati alla quantità di alcol presente nel sangue, cioè al tasso alcolemico.

Il tasso alcolemico si misura in grammi di alcol per litro di sangue; un tasso alcolemico di 1g/litro indica quindi che in ogni litro di sangue del soggetto è presente 1 grammo di alcol puro; lo stesso tasso alcolemico può venire espresso anche nella forma 1o/oo (uno per mille) oppure 0,1%.

I primi effetti negativi si cominciano a riscontrare già con valori di 0,2 g/litro, ad esempio nella capacità di suddividere l'attenzione tra due o più fonti di informazioni e nell'interazione con la stanchezza; con un tasso di 0,5 g/litro cominciano ad essere compromessi il campo visivo laterale, i tempi di reazione, la resistenza all'abbagliamento, il coordinamento psicomotorio.

Con un tasso di 0,8 g/litro i sintomi precedenti si aggravano e viene compromessa anche la capacità di valutazione delle distanze, l'attenzione cala in modo notevole, diminuisce la sensibilità alla luce rossa. Ad un tasso di 1 - 1,2 g/litro i sintomi precedenti si aggravano e compare l'euforia, la visione laterale è fortemente compromessa, come pure la percezione delle distanze e della velocità di movimento degli oggetti.

A tassi tra 1,5 e 2 g/litro tutti i sintomi precedenti sono in misura esagerata, con la completa sottovalutazione dei pericoli, lo scoordinamento dei movimenti (ad esempio si accelera invece di frenare), reazioni fortemente rallentate. Tutto questo si riflette sui rischi di incidente grave. Ma come si raggiungono questi valori? In altre parole, quanto si può bere prima di raggiungere i valori sopra indicati e prima di risentire effetti negativi? La risposta non è semplice, perché tutto dipende dal meccanismo di diffusione dell'alcol (dallo stomaco al sangue e quindi ai liquidi cellulari del cervello), dal contenuto di alcol delle bevande, dal modo in cui l'alcol viene bevuto, dal sesso e dall'età del soggetto, dalla sua abitudine a bere alcolici.

Supponiamo che si tratti di un soggetto del peso di 70 kg il quale, a digiuno ed in breve tempo, beve due lattine di birra ad alta gradazione (7% in volume). Entro mezz'ora i circa 35 g di alcol contenuti nella birra, assorbiti attraverso tubo digerente, stomaco ed intestino, trasportati in circolo dal sangue e diffondendosi nei liquidi cellulari, determinano il valore massimo di alcolemia.

Nel caso illustrato viene raggiunto il valore di 0,7 g/litro: in ogni litro della "parte liquida" (all'interno delle cellule come pure nel sangue) del corpo del soggetto sono presenti 0,7 grammi di alcol. Tale valore rimane stabile per breve tempo (circa mezz'ora) al suo valore massimo, poi comincia lentamente a decrescere: l'alcol viene metabolizzato per la massima parte (circa il 90%) dal fegato, il resto viene emesso attraverso i polmoni ed i reni. Il ritmo di smaltimento del fegato è costante e l'alcol risulta completamente eliminato nell'arco di 7 ore.

Se invece che a digiuno l'alcol viene assunto a stomaco pieno si allunga sia il tempo di salita al valore massimo che il tempo di permanenza in tale valore; in conclusione, si allunga il tempo totale di eliminazione. C'è anche una grande differenza di comportamento tra le diverse bevande: l'alcol contenuto nella birra o nel vino viene assorbito più lentamente rispetto a quello di grappa o whisky; l'assorbimento dell'alcol è inoltre favorito dall'anidride carbonica dei vini frizzanti.

In ogni caso, a parità di quantità di alcol ingerito nell'arco di un certo periodo di tempo sufficientemente breve, viene raggiunto sempre lo stesso valore massimo di alcolemia, qualunque sia la bevanda. I tempi di eliminazione sono poi molto influenzati dalla funzionalità del fegato: se "sofferente" essi possono allungarsi molto.

Continuano a resistere alcune "leggende" riguardo alla possibilità di ritardare fino all'inverosimile l'assorbimento dell'alcol (cioè il momento in cui il tasso alcolemico raggiunge il valore massimo) o la stessa possibilità di raggiungere il valore massimo: mangiare patate, o cipolle, o liquirizia, oppure cibi grassi, oppure aggiungere zucchero alle bevande ecc. In realtà, come abbiamo visto, la diffusione dell'alcol nei liquidi corporei e la sua "distruzione" da parte del fegato obbediscono a meccanismi ben precisi, praticamente insensibili ad elusioni prive di fondamento se non addirittura dannose. C'è un solo rimedio per evitare i danni dell'acol alla guida: non bere o bere in modo molto moderato, oppure bere alcolici a bassa gradazione, comunque, rispettare i "tempi di smaltimento" da parte del fegato.

Molti farmaci (in primo luogo tranquillanti ed ansiolitici, ma anche antidolorofici, alcuni antistaminici, perfino sciroppi per la tosse) interagiscono con l'alcol, potenziando reciprocamente gli effetti negativi, con notevoli disturbi a carico dell'attenzione e della percezione, ancor più rilevanti in una situazione di stanchezza, stress e mancanza di sonno. Leggete attentamente i foglietti illustrativi dei medicinali ed evitate di ingerire alcol se da essi risulta anche la minima possibilità di effetti cumulativi. Gli effetti cumulativi sono invece sicuri ed "automatici" con tutte le sostanze psicotrope voluttuarie (anfetamine, hashish, marijuana, eroina, sostanze di sintesi ecc.). I rischi sono ben noti a chi usa queste sostanze: insistere oltre sulle conseguenze devastanti di certi mix non è certamente necessario.

L'alcol anche in quantità modeste è incompatibile con la guida. Se dovete guidare, evitate di bere alcolici. Bere e guidare non indica forza fisica, carattere, capacità di resistenza; indica solo presunzione sulle proprie capacità e scarso rispetto per chi viaggia con chi guida avendo bevuto o gli affida i propri beni. Se avete bevuto e dovete guidare, fatevi sostituire da altri alla guida. Gli effetti dell'alcol si fanno sentire anche dopo ore: tenetene conto se avete bevuto con abbondanza qualche ora prima di guidare.

(Fonte: CENTRO DOCUMENTAZIONE E RICERCA SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE AUSL 8 DI AREZZO)

1 COMMENT

  1. Ci decidiamo a combattere le droghe?
    Ok i controlli per chi guida ubriaco, ok la constatazione della diminuzione degli incidenti, ma con le droghe come la mettiamo??? Qui le droghe non vengono combattute abbastanza, e questo non viene mai detto. Reggio Emilia è la città con maggiore consumo di cocaina in tutta l’Emilia Romagna, e Castelnovo prende esempio. Perchè i consumatori e gli spacciatori la passano sempre franca? E non mi si dica che non si sa chi siano, per favore…
    In quel famoso, prossimo dibattito sui controlli stradali, mettiamo in agenda anche la lotta al consumo di droghe, molto spesso pesanti, per favore?

    (Federico Zannoni)