Home Cronaca Azienda Usl reggiana / Progetto Pacs

Azienda Usl reggiana / Progetto Pacs

10
0

Da una decina di giorni, grazie all’attivazione del progetto PACS, i sei ospedali della provincia condividono i dati e le immagini radiologiche di tutti i pazienti studiati in ognuna delle unità operative di radiodiagnostica, con tutta la loro “storia radiologica“.

PACS, acronimo inglese di Picture Archiving and Communication System, consente la gestione delle immagini radiologiche senza l'ausilio di pellicole, ma con la archiviazione, refertazione e gestione delle immagini direttamente su sistemi informatici.

Il sistema rende ora possibile effettuare consultazioni interprofessionali on line tra i curanti ed i radiologi di tutte le unità operative; in pratica i medici radiologi dell’Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova e dell’Azienda USL di Reggio Emilia sono ora in grado di consultare in tempo reale tutti gli esami radiografici (immagini e referti) effettuati negli ospedali della provincia, con un evidente vantaggio per il paziente (al quale viene preventivamente chiesto il consenso per tale procedura) ed un considerevole beneficio economico/gestionale.

Infatti la possibilità di controllare e confrontare i precedenti esami, effettuati nelle diverse sedi ospedaliere, agevola e migliora sensibilmente la qualità diagnostica.

L'information technology è sempre più presente in sanità come strumento di diagnosi, cura e gestione: la Radiologia è il servizio tradizionalmente più sensibile alle evoluzioni tecnologiche.

L'introduzione del sistema PACS ha portato ad un’accelerazione del processo di informatizzazione complessiva dei reparti dell'Azienda Ospedaliera e dell’Azienda USL che si avvalgono anche delle richiesta informatizzata di indagini strumentali o di laboratorio.
Nel corso del 2006 i medici di medicina Generale sono stati formati sulle funzionalità e peculiarità dei nuovi percorsi e sull’iconografia su CD fornite all’utenza ambulatoriale.

Il sistema consente inoltre la distribuzione delle immagini nelle camere operatorie e nei reparti di degenza (es. possibilità di consultazione al letto del paziente con computer portatili) e l’utilizzo di applicativi specialistici per la progettazione della implantologia ortopedica. Ai cittadini vengono forniti un referto cartaceo e le immagini su CD o su pellicola, con un piccolo contributo aggiuntivo.