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Parco nazionale: la composizione degli organi è in dirittura d’arrivo

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Il ministero dell’ambiente ha avviato la procedura delle nomine dei membri del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco–Emiliano inviando alle Regioni proposte nominative delle seguenti persone:
- Matteo Tollini (Legambiente Toscana) e Gioacchino Pedrazzoli (WWF Emilia Romagna) quali rappresentanti delle associazioni ambientaliste;
- Marcello Tomaselli (Università degli Studi di Parma) e Rosanna Scipioni (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, preside della Facoltà di Agraria) quali rappresentanti delle Università;
- Anna Poletti (assessore all’ambiente del Comune di Viareggio) e Giuseppe Neroni (presidente del Consorzio Parco Fluviale del Secchia) quali rappresentanze ministeriali con una forte caratura ambientale.

Attualmente le Regioni stanno formulando il parere da inviare al ministro, dopodiché quelle che oggi sono proposte diventeranno nomine effettive.

Manca ancora la nomina del ministero dell’agricoltura, tuttavia, con le sei nomine del ministero dell’ambiente e le cinque nomine designate dalla Comunità del Parco si può pensare ragionevolmente di avere l’insediamento del Consiglio Direttivo entro il mese di maggio o nei primi giorni del mese di giugno.

“E’ un’ottima notizia – commenta il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco–Emiliano Fausto Giovanelli – è necessario dare al più presto un’iniezione di collegialità e autorevolezza al Parco. Sottolineo inoltre che non si tratta soltanto di nomi che vengono a far parte di un Consiglio Direttivo ma di rappresentanti importanti e autorevoli. La scelta delle nomine non è stata fatta con criteri generici, ma risponde ad un preciso criterio di legge. La presenza delle due Università all’interno del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dà qualcosa in più, cosi come la presenza dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste e le due nomine ministeriali. In questo modo il Parco si arricchisce molto in forza”.

In sostanza il Consiglio Direttivo rappresenterà il territorio attraverso le cinque nomine espresse dalla Comunità del Parco, le Università, le associazioni ambientaliste nonché il ministero dell’ambiente attraverso le suddette proposte di nomine. Manca soltanto la nomina del ministero dell’agricoltura per completare la composizione del Consiglio Direttivo.

“Avere gli organi – conclude Giovanelli – significa avviare una fase nuova che rende più forte e autorevole l’Ente Parco”.