È stato presentato questa mattina in sede centrale della Provincia di Reggio Emilia (Palazzo Allende - Sala del Consiglio) il progetto Fare per capire in Appennino quest’anno alla sua seconda edizione, alla presenza dell’Assessore alla cultura e al paesaggio della Provincia di Reggio Emilia Giuliana Motti, del Presidente del Parco Nazionale Tosco-Emiliano Fausto Giovanelli e della Dott.ssa Alessandra Curotti, ideatrice del progetto.
Il progetto, promosso dall’Ufficio Parchi e Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia e finanziato dal Parco Nazionale, ha visto nella sua prima edizione dell’anno scorso circa cinquanta studenti partecipare a campi scuola-lavoro settimanali nel territorio del Parco Nazionale, a fine anno scolastico (da giugno a settembre), guidati da tutor ed esperti di ambiente e paesaggio.
Dato il notevole successo della passata edizione, quest’anno i ragazzi ospitati saranno circa cento e le località dell’Appennino interessate saranno sei invece che quattro: Casalino (Ligonchio), Cerreto Alpi (Collagna), Sologno e Case al Dolo (Villa Minozzo), Cecciola (Ramiseto), Cervarezza (Busana), Vologno (Castelnovo Monti).
I ragazzi verranno ospitati non in alberghi “tradizionali”, ma in strutture in grado di coinvolgerli attivamente nella vita dei borghi appenninici, grazie ad un vero turismo di comunità.
In questo senso il progetto si propone come operazione culturale a 360° per far incontrare il sapere con il saper fare. I luoghi sono quelli rappresentati dal territorio appenninico, gli attori principali sono i ragazzi delle scuole superiori reggiane che avranno così la possibilità di partecipare a campi scuola-lavoro, con attività pratiche di "cura" (manutenzione della rete sentieristica, di vecchi percorsi e di piccoli manufatti per il loro recupero e valorizzazione, partecipazione alle fasi di censimento e raccolta dati,) e di conoscenza del territorio appenninico, utili per la loro formazione e crescita personale.
Come hanno sottolineato la Dott.ssa Curotti e l’Arch. Annalisa Garbati dell’Associazione Sestante che collabora all’iniziativa (insieme all’Arch. Silvia Costetti, all’Arch. Chiara Dazzi, alla Dott.ssa Michela Costi), questo tipo di progetto facilita l'incontro e lo scambio tra la popolazione locale e i giovani studenti, favorendo la nascita di nuove opportunità e contaminazioni per il futuro del territorio appenninico e la riscoperta di quelle attività strettamente legate all'ambiente (agricoltura, silvicoltura, turismo sostenibile ecc.) in una chiave moderna e contemporanea.
Gli studenti che parteciperanno alle attività potranno prendere, infatti, coscienza delle azioni dell’uomo sul paesaggio e sull'ambiente naturale e avere un approccio nuovo e diretto ad un modo di vivere più sostenibile e integrato con la natura.
Avranno anche modo di conoscere ed incontrare testimoni-chiave, che possano raccontare e trasmettere l'amore e l'attaccamento per la montagna e per la natura, esperti e almeno un personaggio di alto spessore culturale (alcune ipotesi: Maurizio Maggiani, Mario Rigoni Stern, Piero Angela, Fulco Pratesi, Agostino da Polenza, .....) che contribuiranno a dare “significato e intensità” all’esperienza.
Il progetto si interfaccerà infatti anche con altre iniziative culturali e scientifiche (ad es. il Progetto “Gli Animali del Parco”) che avranno importanti testimoni, come i personaggi sopracitati.
Questo progetto si interfaccia inoltre con il progetto Neve Natura, sempre del Parco Nazionale, di cui condivide numerose finalità ed azioni: proporre lo sviluppo di forme qualificate e "sentite" di fruizione ed offerta del territorio appenninico predisponenti la realizzazione di una vera e propria “Scuola di Montagna” in grado di offrire opportunità di esperienze, conoscenze, riflessioni, con un approccio multidisciplinare, che consolidandosi nel tempo può contribuire anche a rinsaldare l’identità territoriale.
Punto fondamentale di questa esperienza è, infatti, creare un dialogo tra i ragazzi partecipanti al progetto e gli abitanti delle frazioni che li ospiteranno, e fare sì che questa "apertura" diventi una consuetudine, un primo passo verso esperienze di turismo di comunità, ad oggi ancora difficilmente attuabili nella zona di crinale.
Per tale ragione in tutti i laboratori sono previsti incontri con la popolazione e i tutor saranno preparati ad organizzare occasioni di scambio e dialogo tra i ragazzi e gli abitanti.
Per informazioni:
Arch. Chiara Dazzi (Ass. Sestante), tel. 0522 431143, cell. 347 /0435991, [email protected];
Dott.ssa Alessandra Curotti (Uff. Parchi e Valorizzazione del Paesaggio), tel. 0522 444454 [email protected], [email protected]