Nell’ultimo numero di marzo del mensile Tuttomontagna è uscito un interessante articolo relativo alla pubblicazione di un libro realizzato da Chiara Guidarini, giovane scrittrice minozzese. Lo scritto fantasy di Chiara si intitola “L’ultima profezia” ed è stato pubblicato da Michele Di Salvo Editore (Divisione TraccEDIverse ).
Chiara, già apprezzata dai frequentatori della rete con un lungo elenco di siti che citano i suoi scritti, si fa apprezzare già nel 2006 arrivando terza al concorso letterario “Il Sentiero dei Draghi“, organizzato dal Circolo Letterario di Ferrara con il suo racconto “Oracolo“.
Vive e lavora stabilmente a Minozzo con il marito Marco, alle pendici dell’antica Rocca e molteplici risultano i suoi interessi, che spaziano anche nel sociale. Chiara è infatti attualmente vicepresidente della locale pro loco, impegnata da sempre per lo sviluppo e per il miglioramento del paese. Attaccata alla sua terra, si preoccupa puntualmente ogni anno per la buona riuscita degli eventi culturali che vengono organizzati nella frazione. In particolare è tangibile il suo lavoro per la preparazione della rievocazione storica che viene proposta al pubblico ogni anno nel mese di agosto, un evento particolarmente articolato e di difficile realizzazione per il suo contenuto storico–culturale.
Credo sia importante a questo proposito proporre alcune riflessioni prendendo spunto dalla figura di Chiara e dal suo importante lavoro, terminato con la realizzazione di un “sogno”, quello di pubblicare un libro tutto suo.
In un Comune ricco di storia e cultura come quello di Villa Minozzo, sembra di assistere ormai da tanto tempo ad una sorta di “settorialismo“ della cultura e, nell’ambito di questo stesso atteggiamento, a comportamenti non proprio lineari.
Se appare giusto l’impegno da molti anni sostenuto per la tradizione del Maggio, il contributo dato per la ripresa della musica bandistica e corale, l’importante impegno economico sostenuto per l’organizzazione della biblioteca comunale e per l’adattamento dei locali che l’hanno accolta, e così pure giustificato, anche se ancora modesto, quello relativo alla pubblicizzazione dei presepi di Antonio Pigozzi, maggiore dovrebbe essere l’impegno della Pubblica Amministrazione verso nuove forme di interesse culturale, come, in questo caso, la scrittura fantasy, ma anche gli scritti di tradizione popolare e dialettale (davvero significativa l’ultima opera “Ma quando piove“, una raccolta di opere dove vengono narrate storie di vita in forma poetica di genti dell’alto Appennino reggiano, una didascalica brillante cultura popolare appenninica).
Inoltre il Comune si dovrebbe adoperare maggiormente nella salvaguardia, valorizzazione e recupero delle memorie storiche del suo territorio. Putroppo l’Amministrazione comunale ha assunto, nel corso degli anni, anche sotto questo aspetto, un atteggiamento contradditorio che ha vistosamente penalizzato, senza giustificati motivi, come purtroppo anche attualmente succede, l’antica Rocca di Minozzo. Questo monumento, il più antico dell’Appennino reggiano ed attualmente, per quanto già d’importante è stato riscoperto, anche il più interessante sito archeologico, che ritroviamo anche e non a caso nello stemma del nostro Comune, non trova ancora oggi una conclusione adeguata dei lavori di recupero (iniziati nel lontano 1995) e molte parti di esso devono essere recuperate, riscoperte e messe in sicurezza.
Favorire un ritorno di immagine per Villa Minozzo è possibile anche grazie a tutte quelle persone che decidono, malgrado le difficoltà oggettive, di vivere, lavorare nei nostri luoghi e, perché no, sviluppare progetti importanti: imprenditoriali, sportivi ma anche culturali.
Per ora confidiamo nella presenza di più amministratori comunali il prossimo 22 aprile al teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti per la presentazione montana de “L’ultima profezia”.
Anche i minozzesi di sicuro non mancheranno, come tanti altri abitanti delle nostre zone, per dare un giusto riconoscimento a Chiara per l’impegno dimostrato e per il risultato raggiunto.
Un grosso “In bocca al lupo” per un fulminante e duraturo successo per questo primo fantasy che ci auguriamo possa essere l’inizio di una lunga serie di opere. Per chi fosse interessato a ricevere informazioni, approfondimenti e recensioni sull’opera è invitato a visitare questo sito.
(Cristina Moggi, consigliere comunale di Villa Minozzo)
Cultura assente
Interessante l’opinione del consigliere comunale villaminozzese Moggi. La cultura non esiste, l’assessore competente non si adopera assolutamente, così come tutta la Giunta comunale ed il sindaco Fiocchi.
Giusto e doveroso il recupero della Rocca di Minozzo. Sul sito di Redacon e sulla stampa locale si nota con piacere una minoranza attiva a Villa Minozzo, a differenza dell’attuale maggioranza.
Complimenti, speriamo vivamente che la tenacia di questi membri comunali non si arresti.
(Commento firmato)