Home Cronaca “Aumento dei casi di morte per leucemia nella nostra montagna?”

“Aumento dei casi di morte per leucemia nella nostra montagna?”

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Interpellanza diretta al sindaco di Castelnovo ne’ Monti. Mittente la “Lista civica”, minoranza di centrodestra in Consiglio, la quale intende assumere informazioni relativamente ad una vicenda dai contorni poco chiari.

Dice Robertino Ugolotti, consigliere del gruppo di opposizione: “Domenica scorsa il quotidiano L’Informazione ha riportato un’interrogazione rivolta ai ministri della sanità e dell’ambiente dai senatori Leoni e Polledri (della Lega Nord) riguardante la situazione allarmante che si sta verificando nella provincia di Reggio Emilia in ordine all’eccessivo numero di tumori e leucemie che colpiscono i bambini nella fascia 0-14 anni”.

In essa si afferma tra l’altro che negli ultimi anni sono stati accertati in maniera crescente episodi di morte per leucemia nei territori di Boretto, Brescello, Luzzara e Novellara e che lo stesso problema è stato registrato anche ad Albinea, Castellarano e, per quanto ci riguarda più da vicino, nei comuni del distretto di Castelnovo ne’ Monti. I dati relativi alla popolazione residente in questi territori - stando a quanto si afferma in questo documento - sono già stati esaminati dall’Istituto Superiore di Sanità per l’abnorme incidenza di leucemie, malformazioni neonatali e tumori cerebrali nei bambini della fascia 0-14 anni. Questo fenomeno sembrerebbe essere messo in relazione in particolare con lo spandimento dei fanghi “Cer 190805” e “Cer 101299” nella zona.

“Lo spandimento – aggiunge Ugolotti - coinvolgerebbe anche i paesi di montagna, lontani da ogni fonte di inquinamento industriale diretto. Risulta dunque che la salute della cittadinanza della provincia reggiana sembrerebbe essere gravemente minacciata dalle migliaia di tonnellate di fanghi di depurazione dei reflui urbani e industriali dei quali, stando a dichiarazioni di ARPA regionale e della stessa Comunità Europea, non è chiaro il percorso di stoccaggio, applicazione in agricoltura come fertilizzante, riutilizzo come compost, ed eventuale smaltimento in discarica".

Date queste premesse, ecco i quesiti che pone la “Lista civica” al sindaco: l’Amministrazione comunale è al corrente del fenomeno denunciato? Corrisponde al vero che anche il nostro comprensorio viene utilizzato per lo spandimento di fanghi urbani e industriali ottenuti in altri comuni? Quale risulta essere, dunque, la reale situazione del nostro comprensorio e del nostro Comune? Quali provvedimenti s’intende adottare per tutelare la salute dei cittadini delle aree interessate? Quali iniziative s’intendono adottare perché venga garantita trasparenza e coerenza tra i dati ARPA e quelli della Provincia di Reggio Emilia relativi allo smaltimento e recupero dei rifiuti?

LA RISPOSTA DEL SINDACO

Risponderemo ovviamente in modo dettagliato al documento in sede di Consiglio comunale, ma per evitare allarmismi sul tema, che peraltro non erano nemmeno nell’intenzione del documento della Lista Civica, vorremmo fare alcuni chiarimenti immediati. Innanzitutto abbiamo avuto conferma da Enìa che nella zona di Castelnovo negli ultimi tre anni non sono avvenuti spandimenti di questo tipo di fanghi. Inoltre la stessa Arpa regionale ha condotto studi approfonditi sul tema posto nel documento, sicuramente interessante, della Lista Civica: questi studi hanno escluso in modo molto netto un collegamento tra i fanghi citati dall’interpellanza ed i casi di leucemia e tumore nella fascia di età tra 0 e 14 anni.

1 COMMENT

  1. La risposta del sindaco è evasiva in tutto e per tutto
    Il sindaco nn sa quello che dice, perché non vi mostra un documento attendibile? E che c’entra Arpa con una valutazione di tipo epidemilogico? I tecnici di Arpa non sono medici e neppure tossicologi di fama mondiale, in più ormai dopo i fatti scandalosi inerenti alla vicenda delle diossine/inceneritore di Mancasale di qualche anno fa, e dopo lo scandalo dei valori ritoccati (ossia modificati) relativi agli sforamenti delle polveri sottili per il comune di Reggio Emilia, che cosa avrebbe la pretesa, ancora, di farci credere?
    Arpa parla solo per bocca dei cosidetti poteri forti. Ma i cittadini è ora che aprano gli occhi, e che chiedano più riscontri e che le valutazioni non siano più fatte da chi è in combutta strettamente politica o economica con la mafia degli inquinatori!

    (Maria Petronio, LEGA NORD)