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“Evento di Lucca tra i più negativi di questi anni circa i rapporti tra maggioranza e minoranza”

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Si è tenuta a Reggio Emilia quest'oggi l'annunciata conferenza stampa della Giunta Municipale di Ligonchio sul tema: “Metodologia ed esito dell’elezione dei 5 membri del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano di spettanza della Comunità del Parco tenutasi a Lucca martedì 27 marzo u.s.". Era presente la Giunta di Ligonchio al completo. Il sindaco Franchi ha illustrato le motivazioni della conferenza, e cioè il voler pubblicizzare l’evento di Lucca qualificandolo tra i più negativi che in questi anni hanno caratterizzato i rapporti politici tra maggioranza e minoranza.

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La sventolata volontà del presidente Giovanelli di concedere alla minoranza un rappresentante in seno al Consiglio Direttivo del Parco è di colpo venuta a meno e la Comunità, d’”imperio”, ha eletto 5 membri della maggioranza.

Facile era a detta di tanti, ed anche di nomi illustri dell’Ulivo, trovare la soluzione: quattro sono le Province interessate, a ciascuna delle quali attribuire un candidato e il quinto alla minoranza in forza della disposizione normativa che prevede l’adozione del voto con il sistema limitato quindi con garanzia per le stesse minoranze.

Ciò tuttavia non si è verificato: in Lunigiana non c’è stato accordo tra Margherita e Ds i quali hanno proposto un candidato ciascuno senza volontà di recesso valutando alfine di toglierlo alla minoranza.

A niente è valsa la posizione favorevole del presidente della Comunità montana della Garfagnana, quella del sindaco del Comune di S. Romano (Ds) e di altri: la normativa è stata accantonata e alla fine, non senza grosse difficoltà perché la predisposizione dei nominativi sui biglietti di voto da parte dei faccendieri è stata laboriosa, sono riusciti a eleggere i 5 nominativi.

La nota negativa che ha contribuito ad esacerbare gli animi della minoranza è stata la proposta fatta dal presidente Giovanelli che, considerata l’impossibilità di trovare un accordo tra gli aspiranti alla poltrona della Lunigiana, ha proposto un organismo nuovo chiamato Ufficio di Presidenza.

La spiegazione è stata buona e forse anche l’intenzione se prodotta in un momento diverso: poiché la Comunità del Parco – dice Giovanelli - è istituzione numerosa quindi difficile da radunare e da fare lavorare, “inventiamo” un organismo intermedio nel quale operano i quattro presidenti delle Comunità montane e un sindaco e questo chiaramente da scegliere tra i tre della minoranza.

E’ evidente che trattasi di escamotage, di contentino per altro non previsto da alcuna norma, che oggi si può introdurre e domani, superata l’attuale difficoltà politica, si può tranquillamente sciogliere sempre a colpi di maggioranza.

La Comunità ha comunque votato per questo nuovo istituto demandando poi a posteriori la scelta del sindaco da abbinare ai quattro presidenti delle Comunità montane.

(Ilio Franchi, sindaco di Ligonchio)