Nei giorni scorsi si è tenuto all’oratorio "Don Bosco" di Castelnovo ne' Monti un incontro di giovani con il vicepresidente dell’associazione no-profit “Rock no War” e l’autore de “Il rumore dell’erba che cresce”, Marco Scarpati. Rachele Soliani, giovanissima castelnovese, ci manda un breve racconto dell'esperienza, che volentieri di seguito pubblichiamo. Ringraziandola.
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Come riassumere le loro parole, le forti emozioni che hanno suscitato in noi, la nostra sensazione di impotenza e inutilità al loro confronto? Perché è proprio con stupore e incredulità che abbiamo conosciuto un uomo che dedica la sua vita agli altri, lottando contro pregiudizi e aberrazioni, a contatto con le brutture del mondo.
Marco Scarpati è essenzialmente venuto a Castelnovo per parlare (in qualità di “inquisitore”, se mi concedete il termine) del caso di Don Marco Dessy, che recentemente ha sconvolto la comunità religiosa – e non solo. Sarebbero troppe le cose da scrivere, da spiegare e su queste non ho né l’intenzione né la capacità di dilungarmi.
L’incontro di noi giovani con un personaggio così carismatico, il racconto della sua vita e delle sue esperienze ci hanno profondamente colpiti: abbiamo acquisito maggiore consapevolezza di realtà che riteniamo tanto lontane, ma che sono vicine a noi più di quanto pensiamo, realtà che fanno male, che preferiremmo non conoscere o saper ignorare, verità scomode spesso taciute.
Quindi, lo ringraziamo. Grazie per averci aperto gli occhi, per non lasciarci nel buio della falsità. Un giorno o l’altro, come ha affermato Scarpati, anche noi forse sapremo dare il nostro contributo per un mondo migliore. Un giorno o l’altro anche noi spiccheremo il volo.
(Rachele Soliani)
