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La scuola si racconta

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La scuola si racconta: sei anni di esperienze teatrali nelle scuole della montagna reggiana per “far parlare chi solitamente tace, far vedere chi solitamente si nasconde o viene nascosto, far emergere ciò che è "dentro", ma non si tira fuori" (Franca Tonelli).

Si terrà venerdì prossimo, 23 marzo 2007, a partire dalle 14,30 in Municipio a Castelnovo il convegno che riassume sei anni di esperienze dei laboratori teatrali nelle scuole della montagna. L’iniziativa è proposta dal Centro di Coordinamento per la Qualificazione scolastica (Ccqs) in collaborazione con Enaip, festival “Il teatro (va …) a scuola” e Istituto d’Istruzione Superiore "A. Motti".

E' stato presentato ieri, dal sindaco di Castelnovo Gian Luca Marconi e dall’assessore alla scuola Giuliano Maioli, insieme alla responsabile del settore scuola del Comune Chiara Torlai e alla professoressa Silvia Razzoli, coordinatrice del progetto teatro del Ccqs che segue fin dalla nascita e moderatrice del convegno di venerdì.

Ha spiegato Maioli: “Si tratta di un appuntamento importante perché riassume il grande impegno di un gruppo di lavoro che in questi anni ha prodotto una realtà importante, che oltre alla produzione di tanti spettacoli nelle scuole dell’Appennino reggiano, e ad aver portato centinaia di studenti a teatro a vederne altri, ha lavorato su un approccio diverso all’insegnamento di studenti e docenti”. Ha aggiunto Silvia Razzoli: “Il lavoro del gruppo teatro del Ccqs comincia nel 2001: quello della didattica teatrale fu un tema scelto dalle stesse scuole, e la scommessa era chiedersi se avrebbe potuto rappresentare uno strumento per i bambini ed i ragazzi, per imparare meglio, superare difficoltà di relazione e timidezze. Ed è proprio su questi aspetti che si è lavorato: dinamiche di relazione, integrazione di chi è particolarmente timido, degli stranieri, dei portatori di handicap. Si è partiti dalla formazione dei docenti, e poi ci si è impegnati gradualmente sul teatro fruito, con i ragazzi portati a vedere gli spettacoli, sul teatro agito, con l’allestimento di spettacoli propri delle scuole, e con il sstegno degli enti locali si è arrivati ad un livello molto alto, come negli ultimi due anni con la ricerca – azione, laboratori di grande qualità con la partecipazione delle Università”.

Ogni due anni il Ccqs ha sempre organizzato delle tavole rotonde di confronto sull’andamento del progetto: a quella di venerdì prossimo si potranno portare dati davvero importanti: dal 2001 nelle scuole della montagna sono stati attivati 128 laboratori teatrali, allestiti 84 spettacoli, con il coinvolgimento di 4876 studenti, 435 insegnanti e 58 esperti; sono stati portati a vedere 58 spettacoli un totale di ben 12.911 ragazzi; sono stati effettuati 17 corsi di formazione per un totale di 543 docenti.