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Castelnovo, spiragli di luce per la sede Enel

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Nella tarda mattinata di quest'oggi in Municipio a Castelnovo ne' Monti si è tenuto un incontro sulla situazione della sede Enel del capoluogo montano, sulla quale nelle ultime settimane si sono diffuse preoccupazioni relative ad un ridimensionamento in seguito ad un piano di riassetto nazionale dell’Ente per l’energia elettrica.

All’incontro, richiesto e coordinato dal Comune di Castelnovo, erano presenti il sindaco Marconi, il suo vice Bezzi, la presidente della Comunità montana Nilde Montemerli ed esponenti in rappresentanza dei i gruppi consiliari di Castelnovo: Robertino Ugolotti per la Lista Civica, Lorena Campi per Rifondazione Comunista e Valter Davoli capogruppo unico della maggioranza. C'erano, ancora, rappresentanti di Confartigianato Impresa, Cna, Confesercenti e Coldiretti.

L’incontro rappresentava l’occasione per fare un quadro attuale della situazione insieme ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, che stanno seguendo la situazione, ed ha avuto un esito giudicato positivamente dai partecipanti.

Spiega infatti il primo cittadino: “E’ stato un confronto positivo, da cui sono emersi elementi confortanti: siamo infatti stati informati che l’azione sindacale, appoggiata dall’azione politica che in queste ultime settimane ha visto prese di posizione bipartisan sull’importanza della sede Enel castelnovese, ha portato ad un risultato di rilievo. A livello nazionale infatti Enel ha aggiunto una importante postilla al documento in cui viene pianificata la ristrutturazione delle sedi, ed in questa postilla le decisioni riguardanti i territori considerati più deboli, come quelli di montagna, vengono demandate al livello regionale dell’Ente, che può effettuare scelte in deroga ai criteri numerici che lo stesso documento indicava”.

Questi criteri indicavano in 60 mila utenti la soglia minima per mantenere una struttura come quella di Castelnovo, soglia che l’appennino reggiano non potrebbe raggiungere. Conclude Marconi: “Questa scelta di Enel è stata accolta da tutti come positiva e importante: tutti hanno concordato infatti sul fatto che per un territorio come il nostro il mantenimento dei servizi è fondamentale e non può dipendere solamente dalla legge miope dei numeri. Ancora unanime è stata la considerazione che anche in un’ottica provinciale la sede castelnovese ha una importanza strategica. Attualmente sono quattro le unità operative Enel dotate di responsabile capostruttura: Reggio, Castelnovo, Scandiano e Guastalla. Se una di queste venisse ridotta una importante porzione di territorio si troverebbe in difficoltà”.

L’incontro si è concluso con alcune proposte concrete: quella di proseguire l’azione coordinata per sostenere la sede castelnovese, ed in quest’ottica organizzare al più presto un incontro con gli assessori regionali competenti per andare poi a richiedere in modo compatto all’Enel di Bologna una deroga sugli indici numerici che mantenga inalterata la struttura presente nel capoluogo montano.