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Castelnovo, partecipata vernice della mostra “Sguardi dal mondo”

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E’ stata inaugurata questo pomeriggio, al Centro culturale polivalente di Castelnovo ne’ Monti, la mostra “Sguardi dal mondo: storie di donne in cammino”, nata da un’idea del “Gruppo donne del mondo”, coordinato da Clara Vassallo, in collaborazione con l’Ufficio immigrati, con il Centro territoriale permanente – Educazione degli adulti, Direzione Didattica di Castelnovo ne’ Monti, e con il gruppo Caritas.

Sala "P. Poli" piena. Una folla di persone colorata, allegra ed entusiasta - soprattutto donne, provenienti da ogni angolo del mondo - ha ascoltato la presentazione di Claudia Corbelli, assessore alla cultura del comune, e gli interventi del dottor Sergio Tamagnini, dirigente del Centro Territoriale Permanente- Educazione degli adulti, di Clara Vassallo, dell’assessore della Comunità Montana Clementina Santi e di Yaroslava Dromina, che ha parlato a nome delle donne straniere.

Intorno, i volti e le storie di tante donne, ritratti sul territorio montano dalle fotografe Ettorina Agosti e Simona Bocedi e accompagnati da testimonianze raccolte da Nazzarena Milani e Normanna Albertini. Si voleva, in questo modo, ricordare l'8 marzo, festa che risale al 1908, fuori da ogni logica consumistica, riportandola al suo vero significato. E’ stato particolarmente seguito l’intervento di Yaroslava, toccante, sentito, dai contenuti forti e pieni di speranza. Yari, come preferisce essere chiamata, lavora presso una famiglia del ramisetano, dove assiste una signora anziana; in Ucraina insegnava letteratura russa e straniera, lavorava come psicologa e la sua cultura e sensibilità sono emerse chiaramente nel suo discorso che riportiamo per intero.

«La mostra è emozionante ed interessante. Sembra che in queste foto di donne tutto il mondo sia entrato e abbia trovato spazio qui, in questa sala. Siamo diverse… con gli occhi marroni, blu, verdi; con le espressioni allegre, tristi, commoventi, tranquille. Ognuna è Monna Lisa, con un mondo dentro ricco, sibillino e misterioso. Ma nello stesso tempo siamo simili noi, donne, fondamento del mondo: “Le donne hanno una forza che meraviglia gli uomini. Crescono i figli, sopportano le difficoltà, portano carichi pesanti, tacciono quando vorrebbero gridare. Cantano quando vorrebbero piangere. Piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose. Si sollevano contro le ingiustizie. Non accettano un NO come risposta quando credono che esista una soluzione migliore. Amano, trionfano, soffrono, riescono ad essere forti quando non c’è più nulla da cui trarre energia. Sanno che un abbraccio ed un bacio possono aggiustare un cuore rotto. Le donne sono fatte di tutte le misure, le forme ed i colori. Amministrano, volano, camminano… Portano allegria e speranza, compassione e ideali.” E gli occhi che guardano dalle foto ci mostrano che le donne, davvero, hanno infinite cose da dire e da dare. Ringrazio chi ha avuto l’idea di questa mostra che ci unisce, che rivela l’accoglienza, il rispetto, la comprensione per noi, donne, venute qui da diverse parti del mondo. E ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione!».

Finiti i discorsi e i ringraziamenti (tra gli altri a Paolo Ielli, che ha dato un notevole contributo nell’organizzazione, e a Tuttomontagna, che ha sponsorizzato in parte l’iniziativa) un buffet e poi tante chiacchiere tra italiani e stranieri, stranieri e stranieri, in un miscuglio di lingue e colori che, come ha commentato uno dei presenti, ricordava la scena di un film sugli emigranti italiani in America. Dopo la bella festa di domenica 4 marzo a Collagna, dove le donne di diverse nazionalità avevano animato la messa a cui era seguito un pranzo in canonica con cibi italiani e moldavi, dopo la cena interetnica dell’8 marzo a Casina e la mostra a Castelnovo, i festeggiamenti per la festa della donna “tra le donne del mondo” si concluderanno con una cena all’oratorio “Don Bosco” di Castelnovo domani sera.