Pubblichiamo un intervento di Marino Friggeri sull'attuale situazione politica.
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Il mio modo di intendere la politica amministrativa mi ha sempre portato a scegliere in modo esclusivo d’essere amministratore di opposizione, prima ancora della caratterizzazione partitica, anche se tutti sanno che appartengo all’Udc. I fatti politici recenti, ivi compresa la dichiarazione di voto a favore del governo del centrosinistra dell’ex segretario di questo partito, on.le Follini, impongono una seria riflessione sul significato che oggi si vuole assegnare all’impegno politico.
Siamo in presenza di una pessimo esempio di coerenza politica, siamo al capolinea del binomio inscindibile e sempre attuale tra etica e politica, siamo alla rottura del legame che dovrebbe ancora esistere tra interessi dei partiti e problemi veri del paese.
E' vergognoso assistere al come i personaggi politici e l’on.le Follini ne è un esempio purtroppo negativo, non sappiamo più capire il confine che deve esistere tra coerenze a convenienze. Purtroppo però, quanto sta avvenendo all’interno dell’Udc non è edificante.
Assistiamo quotidianamente alle arringhe dell’on.le Casini che (non si capisce a che titolo, dato che l’Udc ha un segretario, l’on. Cesa), provvede senza alcuna consultazione del partito a teorizzare governi istituzionali impossibili, predica, anche se separato e convivente, la lotta contro i dico o i pacs, e ipotizza la creazione di una forte centro teorizzando la possibile emorragia di voti dai partiti del mondo cattolico, già garantito nella compagine di centrosinistra.
Spesso avviene che l'ambizione renda ciechi e sordi i leader politici, ed in questo caso la ripresa delle doti uditive e visive potrebbe significare, in presenza dei risultati delle prossime elezioni amministrative parziali, ma anche di possibili elezioni politiche, un brutto risveglio.
Ci sono momenti dove in politica si deve rischiare e guardare avanti; oggi bisogna capire, guardare e agire con attenzione alla sopravvivenza del partito. Bisogna capire cosa pensa la gente che ci ha votato e che continuerà a votarci, sia pur nella sacrosanta autonomia e lealtà, solo se restiamo con i piedi e con la testa all’interno del centrodestra.
Bisogna guardare cosa avviene nello scenario politico per capire se i Ds e la Margherita sapranno fare a meno delle forze della sinistra radicale e non mi pare che l’on. Follini in uno con l’on. Mastella abbiano la convenienza e la statura politica capace di garantire un processo politico di tale portata.
Bisogna agire con attenzione e capire che la strategia delle cose impossibili è il primo consapevole atto per distruggere un partito moderato come l’Udc. Bisogna fare quadrato nel partito, guardare in avanti senza strappi interni e ribadire le coerenze elettorali già definite con gli alleati. C'è da augurarsi che gli eventi politici prossimi possano aiutare il partito a recuperare una posizione unitaria, coerente con il volere degli elettori.
Fino a quando questo non avverrà farò di tutto affinché l’avventura su cui l’on. Casini sta trascinando il partito non diventi il viale del tramonto dell'esperienza politica dei cattolici impegnati in modo responsabile nell’Udc. Per queste ragioni nella campagna congressuale esprimerò la condivisione delle posizioni sostenute all’interno del partito da tutti coloro che si identificano nelle posizioni espresse dall’on. Giovanardi, che ha saputo caratterizzare da sempre e con coerenza la sua posizione politica improntata all’impegno e al legame con gli elettori.
Per parte mia continuerò a svolgere il mio mandato in stretto rapporto con la gente della montagna che ha voluto con il proprio voto sostenermi nel mandato amministrativo.
La vera gratificazione del lavoro di amministratore è quella di affrontare i veri problemi della gente e questo mi rende sereno anche rispetto al giudizio che la cittadinanza vorrà esprimermi alla prossima tornata elettorale che spero possa ancora vedere sullo scenario politico la presenza di un partito fortemente radicato nel mondo cattolico qual è oggi l’Udc.
(Marino Friggeri, consigliere comunale di Busana e consigliere della Comunità montana)
….non vedo l’ora……
…prima o poi, al voto, ci andremo. Sono curioso di vedere quanti saranno gli elettori di Follini che premieranno questo suo atteggiamento, che qualcuno ha definito del ” VISPO TERESO”.
Altro che Seconda Repubblica! Questo è un film già visto: è il peggio del peggio, della Prima Repubblica.
Un tempo si diceva che “la virtù sta nel mezzo”… Ma se questa strategia politica è quella dell’Italia di Mezzo, pare più corretto definirla, un sinonimo, di mediocrità…
(u.g.)