Si è spento a soli 59 anni all’alba di oggi, colpito da una grave malattia che si era improvvisamente aggravata nelle ultime settimane, Narciso Corbelli.
Persona molto conosciuta e stimata non solo a Castelnovo ma in tutta la montagna, era presidente e l’anima del glorioso sci club Bismantova del capoluogo montano, una delle associazioni sportive più radicate ed attive da maggior tempo, fondata tra gli altri da un amico, Memo Zanni, che l'ha presieduto per diverso tempo.
Dal 1999 al 2004 era stato consigliere comunale a Castelnovo.
Da sempre Corbelli era impegnato nel volontariato, attivo animatore della parrocchia di Campolungo. Era stato per tanti anni capo meccanico dell’officina Fiat di Castelnovo, ed era veramente conosciuto e benvoluto da tutti, per i suoi modi gentili e disponibili.
Così lo ricorda il sindaco di Castelnovo, Gian Luca Marconi: “Personalmente ricordo Narciso come un uomo umile, trasparente, sempre attivo e generoso, impegnato nel mondo del volontariato e dello sport. Era davvero un grandissimo appassionato di sci ed ha saputo continuare a portare avanti su livelli di grande qualità l’attività dello sci club, che tanti ragazzi e giovani ha coinvolto e continua a coinvolgere in una dimensione primaria dello sport, ovvero di divertimento e benessere. E’ davvero una grave perdita per la nostra comunità, ed in particolare per le comunità di Casale e Campolungo, che ha sempre sostenuto nella sua attività di amministratore e di volontariato in parrocchia e nell’associazionismo. Ci stringiamo alla moglie ed alle figlie di Narciso, ed a tutta la sua famiglia, certi che l’esempio testimoniato da Narciso sarà per loro un patrimonio duraturo di generosità ed impegno sociale di cui essere orgogliosi”.
Narciso Corbelli, che era era nato il 16 settembre del 1947, lascia la moglie Santina Magnani e le figlie Cristina e Roberta. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, sabato, con partenza dall’abitazione del defunto in via Marconi 18 a Casale; la celebrazione si terrà nella chiesa di Campolungo.
…di sci, non me ne intendo…
…ma sono molto appassionato di motori. Ricordo che, quando l’auto di mio padre aveva problemi apparentemente irrisolvibili, si andava alla Croce, da Narciso. Lui saliva sulla vettura e partiva per un breve giro. Al ritorno scendeva sempre con un sorriso (era il Suo modo per dire “HO CAPITO”). Non vi erano, all’epoca, sofisticati tester diagnostici computerizzati. L’esperienza, la passione e la sensibilità di un tecnico in grado di tradurre anche il più recondito sussurro di un motore potevano bastare!
Grazie per tutte quelle “diagnosi” azzeccate! Ma grazie anche per tutti quei sorrisi…
(u.g.)