Una realtà che opera da anni. E che dal 2002 è stata presa in mano da un’associazione di volontari, Aiut Appennin, che l’ha rilanciata. Si tratta del canile comprensoriale dell’Appennino reggiano situato in località Salatte di Villa Minozzo.
“Dai e ricevi felicità dai cani ospitati nel canile”: è il titolo di un foglietto informativo appeso qua e là in esercizi pubblici dei paesi montani.
Per migliorare la qualità di vita dei 140 cani ospitati si possono donare:
- cucce o materiale per costruire;
- stracci di lana o vecchie coperte contro il freddo;
- stracci di cotone per asciugare e pulire;
- crocchette, scatolette e mangime in genere;
- collari, guinzagli, ciotole, pentole, medicinali e quant’altro può servire ai cani.
- offerte in denaro sul conto corrente bancario n. 1178704, acceso presso la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, intestato ad “Aiut Appennin Emilia Romagna ricerca e soccorso”, con la causale: “Erogazione liberale canile comprensoriale dell’Appennino reggiano”.
Si può diventare volontari anche solo portando a spasso i cani, che non escono altrimenti mai dai box.
Chi vuole può adottarne uno e sottrarlo ad una vota precedente fatta di abbandono e sofferenza.
Informa l'associazione: “Non è vero che gli animali del canile sono brutti, malati o problematici. Molti sono anzi giocosi e in buona forma. Ora sono anche tutti regolarmente vaccinati, sverminati e le femmine puntualmente sterilizzate; frequenti sono gli interventi di cura per il loro benessere".
Info: tel. 349 3451323 – 392 4148120.
…Bene, bravi, bis !….
Col nulla-osta di Redacon @(non serve – ndr)#C girerò questa notizia a tutti i cacciatori, sollecitandoli a dare un contributo, attivandomi io per primo. Ho già, in cortile, tre bastardini… FANTASTICI! Uno di questi, anni fa, trovò oltre 26 kg di tartufo nero!
“Investire” in un bastardino (che, tra l’altro, non costa nulla) risulterà di certo un vantaggioso affare, per lui e… per Voi!
(u.g.)
Collaborazione fruttuosa
Stamattina tre cani impauriti giravano per la statale 63, lungo viale Bagnoli a Castelnovo. Ciò costituiva un pericolo per gli stessi animali, per i pedoni a cui abbaiavano e per gli automobilisti.
Un cittadino allertava la Polizia Municipale che, intervenuta prontamente sul posto, contattava i volontari del canile di Villa che si attivavano immediatamente.
Un piccolissimo, microscopico ma interessante esempio di collaborazione tra pubblico e privato nel risolvere un problema che riguarda la collettività.
(Commento firmato)