Gian Luca Marconi è sindaco del Comune di Castelnovo ne’ Monti, a capo di una maggioranza di centro-sinistra, avversata da tre gruppi di opposizione in Consiglio, dal giugno 2004. Abbiamo pensato di proporre ai nostri lettori una breve intervista con lui, toccando alcuni argomenti d’attualità.
Sig. sindaco, siamo a metà del mandato amministrativo. Com’è l’esperienza sul piano umano?
“Molto impegnativa, anche più di quanto pensassi. Fare il sindaco a Castelnovo ne’ Monti, un paese che presenta certi tratti e problematiche di un abitato di maggiori dimensioni, richiede tempo, dedizione, capacità, applicazione, intelligenza… Sono tanti i nodi da affrontare”.
E traendone un primo piccolo bilancio…
“Un’esperienza senza dubbio positiva. Quel che invece mi ha fatto male sono stati gli attacchi sul piano personale. Temevo si sarebbero verificate situazioni del genere, ma non così forti. Penso alla vicenda della rotonda, ai volantini sparpagliati per il paese, agli scambi duri, soprattutto con la Lista civica, ai manifesti, alle discussioni accese; onestamente – e noi non ci siamo tirati indietro – credo si sia andati anche troppo in là. Penso che i cittadini non vogliano questo, che si aspettino un’amministrazione che lavori e che vada incontro alle loro aspettative. Quindi per quanto mi riguarda ho detto basta; ed ora stiamo riprendendo il filo dei rapporti”.
Una battuta sulla vicenda Li Pizzi. Non si ricordano tragedie che abbiano scosso così profondamente la cittadinanza, che sta ancora aspettando una conclusione da parte dei magistrati….
“E’ vero. E mi auguro anch’io che si arrivi presto ad un punto, ce n’è davvero bisogno. So che il referto autoptico è completato, mentre manca ancora la perizia sui telefonini. E fino almeno ai giorni precedenti il Natale i giudici hanno continuato ad ascoltare persone”.
Ma questo cosiddetto disagio giovanile: come lo vede, come lo interpreta?
“Noi adulti dobbiamo ricoprire ed interpretare il ruolo che ci è proprio, proporre un modello positivo. E arrivare ad un rimedio, più che batterci il petto. Come Comune stiamo cercando di attivare tutte le risorse – umane, strumentali, finanziarie – necessarie per comprendere il fenomeno. Il dovere dell’ente pubblico è – oltre che, all’occorrenza, sostenere economicamente – soprattutto quello di mediare, di coordinare le varie iniziative, porsi al centro delle rete; di rendere funzionali stimoli e spinte che provengono da più direzioni. E sono varie e diverse le associazioni, gli enti, le aggregazioni che lavorano su questo fronte. Penso all’ambiente parrocchiale, a Sinapsi, al gruppo Agire, che sta predisponendo un calendario di attività, ai servizi di cui disponiamo, alle associazioni di volontariato… I fermenti non mancano, ma occorre trovare una finalizzazione“.
Parliamo di Castelnovo e del ruolo dei media.
“Ormai ogni minima cosa viene amplificata. Ma così chiaramente avviene ovunque. Penso a quell’immagine pubblicata e ripubblicata, in maniera obiettivamente eccessiva, esagerata… Dopo l’estate scorsa, ogni evento successivo capitato qui – pur slegato – è stato ricollegato bene o male con quella vicenda… Poi, si sa, ogni giornale risponde ad una linea dettata dal proprio editore. Ma io sono e mi ritengo assolutamente disponibile con chiunque mi interpelli”.
In paese è comparso un volantino di protesta; i giovani si lamentano dei controlli delle forze dell’ordine; il nostro sito ha offerto uno spaccato dei sentimenti che attraversano almeno una parte dei ragazzi, che si mostrano esasperati…
“Sì, ne ho conoscenza. Ma non sono intervenuto di proposito sulla stampa. Quello che penso io è questo: i controlli sono conseguenza di una situazione obiettivamente non semplice. I casi in cui carabinieri e municipale intervengono lo richiedono, oggettivamente. Respingo la tesi della militarizzazione del paese. Intanto le pattuglie si posizionano all’esterno e non dentro il paese, quindi qualche affermazione a questo riguardo non corrisponde a verità”.
S’è parlato addirittura di repressione. Un termine pesante…
“Questo è un luogo comune. Io penso che la grande maggioranza della popolazione gradisca quest’opera di prevenzione. Ribadisco che ritengo opportuna questa intensificazione dei controlli: sono frequenti, ad esempio, casi di ragazzotti minorenni che, scaldati dall’alcool, inveiscono senza motivo contro gli agenti. Cose capitate proprio anche in questi ultimi giorni… Un po’ più di buon senso non guasterebbe. Colgo anzi l’occasione per ringraziarle, le forze dell’ordine. Ricordo tra l’altro che siamo l’unico comune della provincia, tolto il capoluogo Reggio, che effettua servizio notturno nei fine settimana”.
Sì, ma ci sono esagerazioni, secondo lei?
“Non me ne risultano. La situazione dipinta nel volantino non corrisponde alla realtà dei fatti. Ma insomma, chiedo io: è la vendita di alcolici che misura lo sviluppo di un paese? E’ questo il problema? Le occasioni per impiegare il tempo libero non mancano, mi pare. Basta vedere e stare dietro alle proposte del teatro, ad esempio. Di grande livello. E il pubblico non manca, risponde massicciamente. Ma di questo si parla?”.
Quindi si tratta di temi gonfiati?
“Credo di sì”.
Senta (tanto per rilevare delle ovvietà, anche se con tristezza perchè in certa misura costituiscono il termometro del nostro senso di comunità), le polemiche cui i cittadini sembrano maggiormente sensibili sono quelle che riguardano le loro tasche… Ma l’etica esiste ancora?
Accenno di sorriso. “Ricordo la nostra politica fiscale: nessuna addizionale Irpef, detrazioni Ici, assorbimento della tassa sui rifiuti solidi urbani che ci siamo accollati come Comune per non pesare sui cittadini… In questi giorni è stato inoltre pubblicato il bando per il centro benessere”.
Poi un annuncio, anche se ancora coperto nei dettagli (tempi, modalità… ). “Sul Ponte Rosso sono in corso contatti con la Provincia e l’Anas per la realizzazione di un intervento che sarà anche il primo stralcio di una tangenziale, la Croce-Tavernelle, che permetterà di ridare respiro al traffico interno al paese e sveltirà il passaggio per chi va o proviene da monte o da valle”.
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Le altre nostre interviste "botta-e-risposta"
- L'intervista botta-e-risposta / Lorena Campi (9 gennaio 2007)
Manca qualcosa…
Ho atteso alcuni giorni per vedere che interesse aveva nei lettori internet questa intervista al sig. sindaco. Mi sembra che le poche letture e nessun commento si commentino da soli; comunque concordo con il sig. sindaco sull’eccellenza del rinnovato teatro,
sul fatto che la rotonda ha risolto molti problemi di traffico e che a Castelnovo ne’ Monti si può vivere bene, specialmente se ci paragoniamo con altre realtà.
Non sono per niente d’accordo sul suo punto di vista riguardo alla tassa Ici: sulla prima casa era stata aumentata lo scorso anno di 30 € ed è stata diminuita di 15 € quest’anno… quindi se l’aritmetica non è una’opinione…
Si poteva riaumentarla… mi avrebbe fatto piacere che l’intervistatore avesse chiesto conto del perchè dopo l’interminabile polemica sulle aree fabbricabili si sia fatta una sorta di decimazione: chi aveva meno di 300 mq è stato esentato, chi ne aveva da 301 a mille doveva pagare.
Altresi mi fa piacere dedurre – perchè non ne parlate – che a Castelnovo non esista il problema cocaina od eroina.
Cordiali saluti e buon lavoro.
(Anco Ceretti)