La vicenda castelnovese della firma falsificata in sede di presentazione delle liste elettorali alle ultime consultazioni del giugno 2004 prende la via della politica.
Dopo il pronunciamento del tribunale reggiano, che ha condannato il consigliere della "Voce della montagna" Vincenzo Ferrari, in minoranza nel Consiglio comunale, ad una sanzione pecuniaria, ci sono reazioni sul fronte politico montano.
Marco Coriani, responsabile di zona per Alleanza Nazionale, dice: "Annuncio che mi adopererò perchè la Lista civica presenti formale mozione di sfiducia nei confronti del consigliere e ne richieda le dimissioni. Nel mentre si fa un gran parlare a livello nazionale della questione morale, ecco, credo che un episodio di questo genere debba essere sanzionato anche politicamente. Vincenzo Ferrari con questo suo atto si è mostrato non degno di continuare a far parte dell'assemblea comunale di Castelnovo ne' Monti".
Sulla stessa lunghezza d'onda Alessandro Davoli, ex segretario montano della Lega Nord e già candidato nelle liste della Lista civica, che esprime gli stessi concetti.
Vincenzo Ferrari, interpellato dalla nostra redazione, si mostra tranquillo: "Mi sento assolutamente in una botte di ferro e a posto nella mia coscienza. Non credo di aver commesso alcuna scorrettezza. Lo dimostra il fatto (oggi sui giornali) che è stato accettato il mio ricorso. Mozione di sfiducia nei miei confronti? Io penso che chi la vuol chiedere dovrebbe, al contrario, domandarmi scusa, per la campagna cui sono oggetto in questi giorni. Se poi qualche consigliere si vuol sostituire ai giudici... ".