La settimana scorsa, nel corso dell'incontro prenatalizio svolto a Cerreto Alpi, il Comitato formatosi a seguito della disastrata situazione dell'arteria principale del nostro Appennino, ha risposto a muso duro alla nota diffusa dalla Quercia montana nei giorni precedenti.
La risposta è stata affidata a un cerretano "di lusso", vale a dire Giovanni Lindo Ferretti.
"Il coordinamento Ds della montagna - si legge nel documento - ci sembra più attento alle rubriche dei giornali che ai fatti, ma noi tutti sappiamo che loro è il merito di tutto ciò che è buono e giusto, da 50 anni, e se c'è un problema è certo 'strumentale', 'pericoloso e fuorviante, oltrechè presuntuoso'".
Dopo il sarcastico attacco, così proseguono gli incavolati abitanti dell'alta montagna reggiana: "E tutto per un piccolo gruppo di montanari che, arrivato l'inverno, si è mobilitato per fare sapere che la SS 63 è a rischio di blocco. Le istituzioni sono carenti o latitanti, ma con quanta 'attenzione e dedizione'!".
Per concludere: "'A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE', a Renato Farina, nostro portavoce e rappresentante, quello che è suo e NOSTRO. Nell'attesa che si dia a DIO quel che è di DIO, salutiamo il coordinamento Ds, nella nuova veste di pretoriani dell'impero: Ave Caesar, morituri te salutant".