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Castelnovo ritira il premio “Cittaslow 2006”

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Domani mattina, sabato 16 dicembre, a Torino, Castelnovo ne' Monti riceverà il prestigioso Premio Cittaslow 2006. Un riconoscimento di altissimo livello, che viene assegnato ogni anno l’associazione delle “città del buon vivere”, di cui Castelnovo fa parte dal 2001.

Il premio viene attribuito ad una cittadina membro dell’associazione, mentre un secondo è dedicato ad una città “esterna” ad essa. Per ritirare il premio sarà presente a Torino, al Palazzo Civico, una delegazione composta dal sindaco Gian Luca Marconi, dal vice Fabio Bezzi, che ha seguito il progetto presentato al concorso, e dagli assessori Paolo Ruffini (Promozione del territorio) e Nuccia Mola (Ambiente), insieme alla responsabile cittaslow del Comune di Castelnovo Monia Malvolti.

Nella stessa mattinata, prima della premiazione, è in programma l’assemblea annuale delle cittaslow: ogni membro dell’associazione che presenzierà è stato invitato a portare alcuni prodotti tipici, e Castelnovo parteciperà con l’erbazzone ed il Parmigiano Reggiano di montagna.

Sarà un momento davvero importante per il capoluogo dell’Appennino reggiano, destinatario di un riconoscimento di rilievo nazionale, come testimonia anche l’interesse suscitato verso il paese, dopo la notizia della vittoria arrivata 15 giorni fa, da parte di grandi giornali ed agenzie stampa.

Il capoluogo montano ha partecipato al concorso con le proprie scelte in tema di qualificazione del paesaggio, raccolte in un elaborato facilmente “esportabile” ad altre realtà nazionali, intitolato “Come restituire qualità al paesaggio”.

Una sorta di “manifesto” corredato da una serie di elementi concreti realizzati dall’Amministrazione castelnovese, che hanno avuto come apice simbolico l’abbattimento del pollaio di Calcinara della scorsa estate.

Spiega il vicesindaco ed assessore alla Tutela del Paesaggio, Fabio Bezzi: “Si tratta di un premio importantissimo e ci riempie di orgoglio averlo vinto. Per sottolineare il rilievo nazionale che ha il concorso Cittaslow basta citare i vincitori delle passate edizioni, tra i quali località turistiche molto famose e grandi città: Levanto, Orvieto, Pollica, Roma, Firenze, Potsdam. Castelnovo ha presentato alla Giuria le azioni realizzate in ambiti diversi che hanno avuto comune ricaduta sul paesaggio, inteso come valore primario da spendere nel nuovo modello di sviluppo, basato su turismo e valorizzazione delle produzioni tipiche. Azioni che hanno seguito principalmente tre filoni:
1. la qualità dei paesi, dei borghi e degli edifici, con lo studio degli elementi architettonici tipici del territorio, gli interventi di qualificazione su centro storico e frazioni, i nuovi strumenti di indirizzo per tecnici ed imprese edili per aumentare la qualità delle nuove costruzioni;
2. il paesaggio naturale, con iniziative in via di attuazione sul restauro del bosco, e azioni su cui si stanno costruendo collaborazioni con il Parco Nazionale e il Gal, ad esempio per un esbosco controllato sulla Pietra di Bismantova (per la quale l’eccessivo aumento della vegetazione sta causando problemi), o su monte Castello (per il quale si sta progettando un diradamento sulla cima per restituire alla vista i resti della torre matildica);
3. i volumi incongrui, con l’iniziativa che ha riguardato il pollaio di Calcinara, inserita anche come evento clou nella Biennale del Paesaggio della Provincia di Reggio, e che nella zona montana sarà seguita il prossimo anno da altre come la demolizione della vecchia officina di Sparavalle (in comune di Busana) e della “famosa” porcilaia di Canossa.