Siamo a segnalare un grave atto di scempio ambientale in Comune di Vetto dove, alcune settimane fa, è stata emessa un'ordinanza del sindaco, notificata a oltre 150 frontisti delle strade comunali, nella quale si disponeva, per motivi di sicurezza, l'abbattimento di ogni albero entro i 5 mt dal ciglio stradale.
Ora, è vero che con l'arrivo dell'inverno è necessaria una particolare attenzione al pericolo di fronde innevate che possono causare incidenti, ma si tratta pur sempre di casi singoli e specifici da valutare attentamente caso per caso e soprattutto per risolvere il problema si possono apportare interventi molto meno invasivi, tipo un'adeguata potatura degli alberi stessi.
Inoltre una comunicazione di questo tipo fatta "a tappeto" e con motivazioni di somma urgenza ha provocato in alcuni non particolarmente sensibili ai temi ambientali una sorta di "licenza di uccidere" per le piante e il risultato si vede bene in alcuni punti del Comune, dove è stata fatta davvero tabula rasa di tutto, anche nelle scarpate dove gli alberi hanno un ruolo importantissimo nel tenere ancorato il terreno ed evitare smottamenti: si guardi ad esempio com'è ridotta la strada da Vetto a Costaborga (zona piscina) oppure nel bellissimo borgo di Gottano. Siamo di fronte a casi gravissimi di taglio indiscriminato di piante anche di grande valore in cui il Comune ha una grande responsabilità. Se la normativa prevede che se per il taglio di un albero con un diametro del fusto superiore a 35 cm si incorre in "abuso" non si capisce perché in modo così indiscriminato sia possibile fare un'operazione di questo tipo.
La nostra montagna ha bisogno di ben altra sensibilità sul nostro bene più prezioso: l'ambiente; e crediamo che questa ordinanza meriti davvero una bella citazione per il premio "Attila".
(Roberta Filippi e Ornella Coli, Coordinamento Verdi della montagna)