Fino al 4 febbraio prossimo a Castelnovo ne' Monti è possibile visitare i presepi napoletani, in una mostra allestita presso Palazzo Ducale (via Roma, 12/b) dalla sezione di Torre Annunziata dell'Associazione Italiana Amici del Presepio.
Si potranno ammirare una grande Natività di Salvatore Giordano e dodici scene minori di ispirazione settecentesca dalla XXXIII rassegna presepistica di Torre Annunziata.
Orari di visita: tutti i giorni 10-12 e 15-18. Chiuso nei giorni di Natale e Capodanno.
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Dal punto di vista culturale il Natale castelnovese è davvero ricco di iniziative, a testimonianza di una comunità vivace e creativa che ha voglia di trovarsi e ritrovarsi, di stare insieme e condividere i momenti di festa e di gioia, cosi come quelli di riflessione, di fede, di speranza e solidarietà. Iniziative che toccano il cuore di bambini, giovani e adulti, recuperando tradizioni vecchie e nuove. Tra tutte spicca la mostra allestita a Palazzo Ducale, "Presepi Napoletani", iniziativa che si colloca all’interno della Via dei Presepi, itinerario artistico, religioso e turistico che, partendo da Reggio Emilia, attraversa la nostra montagna, "svalica" in Toscana e arriva sino alle Cinqueterre.
Castelnovo ne’ Monti ospita uno dei presepi più importanti dell’intero circuito, in quanto per la prima volta in montagna si ha la possibilità di ammirare un presepe monumentale - realizzato da Salvatore Giordano e premiato alla XXXIII Rassegna presepistica di Torre Annunziata - accompagnato da altre 11 scene presepiali minori, che presentano ambientazioni tipiche e gruppi di statue tradizionali realizzate anch’esse da importanti artisti partenopei.
Questa mostra nasce dalla collaborazione tra gli Assessorati alla Cultura del Comune e della Comunità Montana (promotrice del progetto de "La Via dei presepi") ed è volta alla scoperta delle altissime forme artistiche presepiali napoletane, realizzate rifacendosi allo stile barocco settecentesco e vissute come uno dei simboli più intensi e vivi della tradizione natalizia partenopea. Questa particolarissima forma d'arte è di antica data, ma è proprio a partire dal 1700 che prende la sua connotazione più tradizionale e definita, in quanto proprio in questo secolo il Presepe inizia a riflettere nelle sue scene, in modo immediato e tangibile, lo spirito dell’epoca, della Napoli ricca di splendori esibiti e di vita minuta, di sogni e di colore locale, rendendo in modo minuzioso e attento caratteri, mestieri e momenti di vita della plebe e del contado. Ancora oggi la tradizione artistica del Presepe è tra le più care ai napoletani, ricca com'è di implicazioni culturali e di costume, ma anche sentimentali, che attingono alla storia personale di ognuno. Ad di là dei simboli religiosi che esso richiama, il presepe è amato anche dalle famiglie più laiche, perché soprattutto in questa tipologia rappresenta il luogo dove sacro e profano, spiritualità e vita quotidiana, preghiera ed ironia convivono.
Il presepe napoletano del settecento consta di scene ben definite, che si sono andate arricchendo nel corso degli anni: fondamentali e quasi sempre presenti le tre sequenze narrative della Nascita nella grotta-stalla, dell'Annuncio dove l'angelo in un alone luminoso diffonde la Novella tra i pastori addormentati e le greggi, e della Taverna, con gli avventori che banchettano all'aperto. La forza dell'impatto visivo è affidata in gran parte alla coralità della rappresentazione e grande fascino assume l’elemento scenografico, costituito dai fondali e soprattutto dal cosiddetto "scoglio", il masso presepiale costruito con materiali tradizionali - come legno, sughero, cartapesta - e dipinto con colori a tempera, che rappresenta le pendici dei monti o gli anfratti rocciosi in cui vengono poi collocati i pastori e i vari personaggi.
Orari di apertura dal 18 dicembre fino a domenica 4 febbraio: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, con la sola eccezione dei giorni di Natale e Capodanno in cui la mostra resterà chiusa.
L’inaugurazione della mostra segue quella delle 12 scene di Antonio Pigozzi, che si terrà – sempre domenica 17, al mattino alle 11 nel Museo dei Presepi di Gazzano: insieme i due momenti inaugurali aprono simbolicamente la stagione 2006-2007 de "La via dei Presepi".
Le scene presentate nella mostra di Castelnovo: una grande Natività di Salvatore Giordano (m. 4,00 x 3,50 x 2,40).Una scena di genere e un presepe in sughero; un’acquasantiera in ceramica; una scena di osteria; alcune figure di personaggi orientali; una maternità in terracotta policromata; un gruppo di dormienti e una natività con figure a corpo mobile in terracotta; un acquafrescaio; una Natività ambientata nel rudere di un tempio; un presepe in stile ottocentesco napoletano, e infine alcuni accessori in legno.