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“Se tombi il canale, non paghi più l’onere. E ci puoi pedalare sopra”

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"Abbiamo una rete irrigua immensa di 1.351 km di canali. In alcuni casi può essere utile ‘tombare’, cioè intubare e coprire questi stessi condotti irrigui. D’ora in poi tutti i consorziati potranno farlo senza pagare oneri di concessione”. E’ la buona notizia data da Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia che ha appena approvato la delibera che porta a una piccola rivoluzione nel complesso sistema dei canali reggiani a partire dal 1 gennaio 2007.

Perché può essere utile tombare i canali irrigui?

“Spesso si tratta di richieste espresse dai proprietari dei terreni che confinano con gli stessi canali – risponde Salvatore Vera, direttore del Consorzio di Bonifica –, i quali hanno sovente l’esigenza di disporre di quella superficie, sia che si tratti di aree agricole che industriali o artigianali. Anche i comuni possono tombare canali per realizzarvi sopra, ad esempio, piste ciclabili, anche a vantaggio della sicurezza di aree urbane”.

E la Bonifica, che beneficio ne trae?

“Che tombando i canali, si risparmiamo gli interventi di manutenzione di condotti spesso obsoleti, soggetti a smottamenti e dispersioni idriche. I confinanti ne ricevono beneficio perché come Bonifica non dobbiamo più intervenire periodicamente per diserbare il canale stesso, inoltre l’area sovrastante il condotto ‘intubato’ è data in concessione d’uso gratuita trentennale a chi ha realizzato l’opera”.

Questa, in definitiva, la procedura che i consorziati (agricoltori, privati, comuni) possono attivare per tombare i canali a funzione prevalentemente irrigua; la domanda in carta libera va formulata all’Ufficio patrimonio della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia (info geometra Luciano Piccinini, tel. 0522 443 211) oppure agli uffici di zona a Reggio, Novellara, Carpi. Si può richiedere anche l’eventuale compartecipazione alle spese da parte della Bonifica; la domanda potrà essere accolta per gli interventi di maggiore importanza, in relazione alle disponibilità di risorse.

Il privato, quindi, senza alcun onere di concessione potrà eseguire l’opera di tombamento (per almeno 20 metri lineari di lunghezza) ricevendo in concessione gratuita trentennale l’uso dell’area di risulta. Vincolo per l’autorizzazione all’intervento è che l'opera di copertura comporti un effettivo beneficio alla sistemazione del canale interessato e che il tombamento richiesto non sia vietato dalle norme urbanistiche o paesaggistiche.

(Studio Arlotti Notizie)