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“Salviamo Ca’ Bertacchi e il Querciolese”

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L'associazione "Salviamo Ca Bertacchi e il Querciolese" rivolge al Sindaco di Viano un appello per impedire la realizzazione di 180 nuovi appartamenti su di un'area di circa 20.000 mq. ritenuta meritevole di conservazione.

Egregio Sindaco,

l’Associazione Salviamo Ca' Bertacchi e il Querciolese è nata dal sentimento di disapprovazione di buona parte della cittadinanza di Ca' Bertacchi e delle zone limitrofe, che non si riconosce negli obiettivi e nelle strategie del nuovo PSC, in corso di approvazione, ma che vuole altresì offrire un contributo, e porsi come parte in causa, nella determinazione delle strategie urbanistiche del nostro territorio.

La nostra associazione è composta da residenti nella zona, che vivono e cercano di promuovere in prima persona il nostro territorio, ma anche da personalità esterne che riconoscono nel querciolese un logo di grande valenza paesaggistica e che vogliono attuare una promozione del territorio che non comporti uno snaturamento delle bellezze naturali nostro paesaggio.

L’Associazione “Salviamo Ca' Bertacchi e il Querciolese” ha ricevuto, e continua a ricevere, nuove adesioni dagli abitanti di Ca' Bertacchi. Oggi contiamo circa 130 adesioni su un totale di 200 abitanti e circa 250 persone esterne. Contro il nuovo intervento urbanistico ha firmato anche Paride ALLEGRI in qualità di Presidente Onorario e Presidente della sua Associazione “Centro per la Riconciliazione fra i Popoli e il Disarmo”. Oltre a sostenere la causa dell’Associazione ci stiamo adoperando per coadiuvare uno staff di tecnici che elaboreranno una strategia per fare ricorso al TAR e fermare l’invasione del cemento a Ca’ Bertacchi.

Negli ultimi due anni, senza ottenere risposta, l’istituzione di un tavolo di concertazione tra l’Amministrazione comunale e l’Associazione dei cittadini costituitosi a Ca' Bertacchi, per prevenire l’approvazione di nuovi piani di espansione urbanistica in una zona come la nostra di alto valore paesaggistico, già parzialmente compromessa dalle urbanizzazioni degli ultimi anni.
Recentemente è stato dato l’annuncio ufficiale della prossima approvazione del POC del Comune di Viano. L’Amministrazione Comunale ha pubblicato, sul suo periodico “Il Tempo di Viano”, il programma del nuovo PSC, specificando nella presentazione che esso ha come obiettivi la “Qualità e tutela dell’ambiente”, e lo intende fare urbanizzando 19.850 mq di superficie e con la costruzione di 180 nuovi alloggi su uno dei più bei paesaggi dell’Appennino reggiano.
A Ca’ Bertacchi sono previsti 45 alloggi su uno degli scorci panoramici più pregevoli della zona, che verrebbe oscurato dalla costruzione di appartamenti.
Nella presentazione pubblicata si sostiene che: “Il PSC ha interpretato le emergenze ambientali come risorsa dell’economia turistico - ricreativa e il paesaggio come valore aggiunto alla qualità dell’abitare”.

Noi sosteniamo che l’emergenza ambientale come risorsa dell’economia turistica va interpretata apportando elementi che salvaguardano il paesaggio e in forte accordo con le comunità dei residenti, al fine di valorizzare la loro partecipazione nella tutela e nella promozione dell'ambiente e del territorio, di garantire uno sviluppo del turismo che promuova le attività esistenti e favorisca lo sviluppo delle situazioni di microimprenditoria locale esistenti e la nascita di nuove figure professionali. A tal proposito riteniamo sia interessante il Progetto di Turismo di Comunità sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia e rivolto per ora alle borgate di media e alta montagna. Purtroppo i principi in esso contenuti nulla hanno a che vedere con le procedure messe in atto dal Comune di Viano.
Lo sviluppo del turismo dovrebbe a nostro avviso essere legato alla riapertura dei vecchi sentieri naturalistici del Querciolese, dall’organizzazione di attività sportive, dalla promozione di attività didattiche che educhino i nostri figli al dialogo ed al rispetto nella natura. Molto spesso invece vengono spesi soldi per cartelli e mappe che indicano sentieri e percorsi naturalistici che a volte risultano impraticabili, a causa della presenza di recinzioni realizzate da privati.
Già altri progetti di promozione del territorio promossi dall’Amministrazione comunale sono rimasti incompiuti, come le Terme di Regnano, inaugurate ufficialmente quest’estate sotto gli occhi increduli della gente, che ancora aspetta di vedere questo acclamato centro di benessere “forza del Termale”, per il quale erano stati stanziati ingenti fondi. Chiediamo all’Amministrazione quanti soldi sono stati stanziati per le terme e per quale motivo l’Amministrazione non si impegna a terminare queste opere prima di iniziare nuovi progetti.

La nostra Associazione intende proporre, al Comune e agli Enti locali preposti, un progetto per la trasformazione di queste zone in parco naturale e si offre per supportare con servizi e iniziative questa idea.

Anni fa vennero raccolte firme per chiedere la costruzione di marciapiedi, senza che l’Amministrazione comunale abbia messo in campo nessun progetto per la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie alla frazione. La scuola elementare di Cà Bertacchi, che era l’unico edificio di proprietà del Comune nella nostra frazione, venne venduta ad un’impresa edile. Anche in quell’occasione il Comune non venne incontro alle richieste degli abitanti che da anni chiedevano la realizzazione di marciapiedi, di un parco giochi per i bimbi ed di uno spazio pubblico d’incontro per gli abitanti di Cà Bertacchi. Vennero promessi parcheggi e marciapiedi. Oggi vediamo che al posto della scuola hanno costruito undici appartamenti con soli cinque parcheggi privati. I marciapiedi e i parcheggi ad uso pubblico, obbligatori per legge, non sono stati mai realizzati. Alcuni abitanti di Cà Bertacchi avevano proposto di cedere gratuitamente al Comune il proprio terreno per la costruzione di un parco giochi per i bimbi e creare un punto d’ incontro per gli abitanti. Persino in questa occasione l’Amministrazione si è mostrata indifferente alle richieste della cittadinanza.
Vista l’esperienza di questi interventi, e delle precedenti lottizzazioni, cosa possiamo aspettarci dai nuovi piani di espansione previsti, se non un aumento del traffico e del carico urbanistico. Ca’ Bertacchi non ha la struttura urbanistica di un paese. Non si può pensare di aumentare il numero degli abitanti solo per accontentare il mercato edilizio che registra un sempre maggior interesse per le aree verdi della nostra collina, di costo ancora basso ma molto appetibili per gli acquirenti in fuga dalla città.
Poiché siamo nel programma della Biennale del Paesaggio promossa dal Ministero per i Beni culturali e le attività Culturali, Regione Emilia Romagna, Provincia, Legambiente eccetera, invitiamo, se non lo avesse già fatto, la giunta comunale del comune di Viano compreso il sindaco a frequentare il corso di “Strategie e tecniche per la tutela, la riqualificazione e la gestione del paesaggio” promosso dalla suddetta Biennale del Paesaggio.

Pertanto:
1.Chiediamo al Sindaco di impegnarsi in prima persona per impedire l’approvazione di nuovi piani di espansione residenziale previsti a Ca' Bertacchi e nel querciolese.
2.Chiediamo di saper con esattezza quali siano le volumetrie autorizzate dal PSC a Ca' Bertacchi, in quanto nelle previsioni di piano il numero degli alloggi è puramente indicativo per i costruttori. Questo potrebbe voler dire che i 45 alloggi previsti a Ca’ Bertacchi in realtà potrebbero diventare 90 appartamenti di dimensione più piccola.
3.Chiediamo su quali basi siano stati effettuati gli studi che prevedono un incremento demografico a Ca' Bertacchi, visto che il nostro mercato immobiliare registra la presenza di molte case e appartamenti invenduti.
4.Chiediamo quali siano le idee che ispirano la voce "turismo" se cioè si parla di un "turismo di consumo", di "qualità" concertato con "operatori turistici" o di forme di turismo responsabile e/o di comunità. Il ruolo che viene ad assumere la comunità locale e l'impatto con il territorio cambiano notevolmente.
5.Inoltre, chiediamo se sono state fatte le dovute verifiche relative alla stabilità dei terreni dei quali si propone l’urbanizzazione a fini residenziali, e quali risultati abbiano dato, visto che alcune delle aree in oggetto si trovano in situazioni orografiche particolari, in un contento a forte rischio di dissesto idro-geologico.
6.Chiediamo infine sia aperto un tavolo di discussione con la nostra Associazione nel rispetto di un concetto di democrazia partecipata che non equivale ad un semplice meccanismo di delega a voi cittadini eletti per amministrare a nostro nome il territorio in cui viviamo e che prevede forme di consultazione, informazione, concertazione.

INVITIAMO tutti coloro che desiderino sostenere la causa dell’Associazione “Salviamo Cà Bertacchi e il Querciolese” ad inviare un fax al Comune di Viano (RE) fax 0522-858265 o e-Mail: [email protected] e.p.c. all’ [email protected] scrivendo: SOSTENIAMO L’ASSOCIAZIONE “SALVIAMO CA’ BERTACCHI E IL QUERCIOLESE” CHIEDIAMO AL SINDACO DI VIANO DI IMPEGNARSI IN PRIMA PERSONA PER IMPEDIRE LA URBANIZZAZIONE COSI' COME PREVISTA A CA’ BERTACCHI.

Si invita il Comune di Viano, in nome del diritto alla trasparenza, di dare pubblicazione della presente nel prossimo numero del periodico “Il Tempo di Viano”, dando altresì risposta al nostro appello.

Il Presidente

Prof. Claudio Cernesi
Facoltà Lettere e Filosofia
Corso di Laurea in Scienze della cultura
Università di Modena e Reggio Emilia

Tel-fax Associazione 0522-858265 e-mail: [email protected].