Inaugurata a Roncaglio di Canossa la Comunità Educativa per minori “Laboratorio Lesignola”, centro educativo, di accoglienza, di sostegno e di attività per i minori (con disagio e non), chiamati ad accudire gli animali e tutto ciò che la vita di fattoria comporta. “In questo modo - spiega il dr. Carminio Gambacorta, presidente della cooperativa sociale Laboratorio Lesignola – i giovani stabiliscono una relazione con esseri viventi che non pongono obblighi nei comportamenti e non li sottopongono a giudizi e valutazioni; percepiscono così emozioni che li guidano al rispetto e alla responsabilità nei confronti della vita, facilitando il contatto con sé e il contatto con l’altro”.
La cooperativa sociale Laboratorio Lesignola – aderente alla Confcooperative e prima cooperativa reggiana ad aver avviato attività nel campo del disagio minorile attraverso il ricorso a terapie assistite dagli animali - da anni lavora nelle scuole e con i servizi pubblici del territorio valorizzando il legame uomo-animale come un’occasione ricca per ragazzi adolescenti (e adulti che stanno loro vicini) per lavorare sulla consapevolezza di sè e dell’altro.
La nuova comunità educativa inaugurata a Roncaglio è una struttura di accoglienza residenziale specialistica con dimensione di tipo familiare e l’accoglienza è rivolta a ragazzi di età compresa fra i 6 e i 18 anni per i quali non sia possibile, per un periodo anche prolungato, la permanenza nel nucleo familiare originario.
“Le attività principali – spiega il dr. Gambacorta - sono basate sulla cura e l’interazione con animali domestici e di fattoria (cavallo, asino, conigli) per valorizzare relazioni guidate che sviluppino la normale tendenza che tutti abbiamo ad esprimerci liberamente in presenza di animali, poiché siamo sicuri che non ci giudicano: l’ambiente di fiducia che si viene a creare è il contesto che principalmente favorisce l’apprendimento sia cognitivo (sono previste anche interazioni con i programmi scolastici) sia relazionale, favorendo inoltre la capacità dei ragazzi di assumersi la responsabilità delle proprie azioniin un ambiente comunque privo di giudizio”.
“La Comunità – conclude Gambacorta - vuole essere aperta al territorio, avere uno scambio con le famiglie vicine e proseguire la proficua collaborazione con le autorità locali e il Comune di Canossa, che hanno manifestato particolare sensibilità e sostegno a questa iniziativa”. Vanno anche in tal senso i nuovo progetti che la cooperativa sociale ha in cantiere: adibire l’ampia pineta attorno alla Comunità a percorsi didattici volti a valorizzare la flora e la fauna locali e l’apertura di un CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) che potrebbe essere gestito dai ragazzi oltre che dall’equipe educativa della cooperativa.