Prima di parlare di droghe leggere, d’uso od abuso di hashish, cannabis, marijuana e quant’altro, è doveroso fare una breve premessa.
E’ opportuno ricordare innanzi tutto i danni permanenti che le cosiddette droghe leggere provocano alla persona.
Il confine poi fra droghe “leggere” e “pesanti” è labile, risiede nella rapidità con cui esse provocano dipendenza e assuefazione per cui il soggetto non può più farne a meno.
Pur non essendo automatico, il passaggio da droghe leggere a pesanti è frequente, tutti sanno che i tossicodipendenti abituali hanno iniziato il loro percorso fumando marijuana. Questa tesi è sostenuta da tutti i centri di recupero.
Finché persiste il convincimento, colpevole anche la neo ministra Livia Turco, che le droghe leggere sono meno dannose di quelle pesanti, il problema della tossicodipendenza non verrà mai risolto, anzi continuerà ad aggravarsi.
Gli studi medico-scientifici hanno provato che il fumo di uno “spinello” equivale, per danni prodotti ai polmoni, a quello di 16 sigarette; il rischio di tumore al polmone aumenta di 500 volte fra i fumatori di canapa indiana rispetto a quelli di tabacco.
Chi fuma cannabinoidi ne è dipendente psicologicamente, diventa distratto, disinteressato a ciò che gli sta intorno e peggio ancora a se stesso, perde ambizioni e si adagia in questo limbo illusorio, offusca le proprie facoltà cognitive, oscura l’attenzione e la memoria ed aumenta notevolmente il rischio di incidenti stradali. Le stragi del sabato sera sono spesso una conseguenza nefasta di sballi e ‘sbornie’ o di tutti e due insieme.
Lo Stato non può permettersi che i propri cittadini si facciano del male, non solo a se stessi, ma soprattutto a coloro che gli stanno attorno. Deve educarli, tutelarli, proteggerli e se necessario anche punirli ad esempio con pene alternative. L’Italia è piena di boschi e fiumi da pulire.
Il ministro della salute Livia Turco concedendo il raddoppio della dose della cannabis per uso personale, ha commesso un gravissimo errore, dovrebbe riflettere sulle sue discutibili scelte e fare un passo indietro. Non si risolve uno dei più gravi problemi che affliggono i giovani aumentando il quantitativo di cannabis per uso personale detenibile.
La sinistra gioca con il destino dei giovani in nome di una ideologia suicida, dettata dalle anime più radicali dell’Unione (DS, PRD, PDC e Verdi). Non si può cancellare per legge, l’impegno di tante famiglie, comunità e centri di recupero che portano avanti da anni una battaglia contro la droga. La Margherita e i preti di sinistra non provano imbarazzo e vergogna?
Il ministro, anziché invitarli a fumare il doppio, dovrebbe incoraggiare tutti quei ragazzi che faticosamente portano avanti una lotta personale contro la tossicodipendenza. Non è pedagogia educativa proporre di fumare per non sentirsi emarginati, ma emarginati lo si diventa davvero dopo aver iniziato a farsi delle canne e diventarne dipendenti.
La legge Fini-Giovanardi concepiva in modo equilibrato la rieducazione e la lotta alla droga. La sinistra di governo, campione di un finto-liberalismo ormai datato, favorisce chi si droga, chi spaccia e chi rovina le famiglie. I danni prodotti da questi disastrosi provvedimenti si sommano e vanno a braccetto, proprio come fanno margherita e diesse, con quelli provocati dall’indulto.
(Fabio Filippi, consigliere regionale di Forza Italia)
Gli italiani non possono essere così ignoranti
Ma io non ci posso credere che gli italiani leggendo cose simili ci credano. Non possiamo essere un popolo così ignorante.
Smettetela di parlarci come se fossimo degli idioti, cari politici.
Se lo stato si preoccupasse veramente che il popolo non possa far male a se stesso farebbe una legge a sfondo penale anche per le sigarette e il vino.
E non aggiungo altro perchè non serve.
(Fabio)
Voglio solo riflettere: proibizionismo o liberalizzazione?
Pur trovandomi concorde con la visione di Fabio, secondo cui se lo Stato in queste norme si preoccupasse davvero della salute del cittadino metterebbe al bando anche il tabacco (responsabile di un incredibile numero di morti ogni anno) mi interrogo su quale sia la migliore strada da percorrere… non a indicarmi la via, ma solo a farmi riflettere, mi viene in mente il risultato del proibizionismo USA dei primi del ‘900 contro il consumo di alcolici: sappiamo che dopo un proliferare del contrabbando e dell’uso/abuso di alcolici a perdere non è stata la “sostanza” combattuta ma il sistema che la combatteva…
Non so cosa farei IO al posto loro (dei politici) ma so che inserire dei giovani/giovanissimi in un discorso penale è un po come assicurargli una vita rovinata in partenza e (perché no?) una successiva frustrazione che spesso sfocia, appunto, nell’abuso di sostanze.
(Agostino Giovannini)
Scienza
E’ scientificamente provato che un ragazzo comincia a fumare sigarette, poi a fare uso di alcolici. Allora siete davvero sicuri di interessarvi davvero della salute dei giovani????
Se vi interessa veramente perchè il governo italiano continua ad importare e vendere queste sostanze?
(Tommaso Rontevroli)