Quattro settimane fa nel bosco di Cernaieto, una località discosta situata tra i comuni di Canossa e Casina, un centinaio di persone si erano date appuntamento per il primo ricordo dell'uccisione di militi della GNR da parte di partigiani subito all'indomani della fine della seconda guerra mondiale.
La notte scorsa alcuni vandali hanno nuovamente "visitato" il luogo e rimosso per la quarta volta in quattro settimane la croce postavi nell'occasione.
Commenta Fabio Filippi, che della cerimonia è stato il promotore: "Non vi sono dubbi, visto il ripetersi della profanazione, che l’azione teppistica sia stata pianificata a tavolino. Molti cittadini si sentono offesi per l’oltraggio commesso da chi nel cuore non prova nessuna pietà per i morti e per i loro famigliari. Oggi le due nuove croci sono state messe sopra gli alberi, in modo da rendere più difficile la loro eliminazione".
E aggiunge: "Esprimo il mio dolore per l’accaduto e la sentita vicinanza ai famigliari delle vittime; questa macchia darà ancora più voce ai caduti di Cernaieto, che non saranno più dimenticati. Mi aspetto inoltre che anche il presidente della Provincia e della Comunità Montana condannino lo spregevole episodio. Se le istituzioni non stigmatizzeranno l’atto sacrilego vorrà dire che alcuni di loro condividono ancora certi metodi violenti perpetrati da chi non accetta ancora la verità storica e non rispetta nemmeno i morti".