Home Cronaca Sul provvedimento del ministro Livia Turco interviene l’assessore provinciale Marcello Stecco

Sul provvedimento del ministro Livia Turco interviene l’assessore provinciale Marcello Stecco

2
0

Confrontarci e anche dividerci sul provvedimento adottato dal ministro Livia Turco, a proposito della dose di cannabis consentita per uso personale, non può destare meraviglia.
Quando parliamo di sostanze stupefacenti parliamo infatti di qualità della vita e di coesione sociale, due dimensioni rilevanti in ogni comunità sociale.
Ancor più oggi di fronte all'utilizzo pervasivo di droghe, in particolare cannabis e cocaina, non già per uscire dalla normalità, ma per essere all'altezza di questa normalità: per facilitare le relazioni, per stare nel gruppo, per essere adeguati nelle prestazioni lavorative, sportive, sessuali.
Questa é la prima riserva che personalmente nutro nei confronti di questo provvedimento, il non aver collocato cioé il tema della dose personale all'interno di una chiara strategia di contrasto dell'uso di sostanze stupefacenti (ma la stessa esigenza si pone nei confronti dell'abuso di alcol e del gioco d'azzardo).
Che l'intenzione del ministro non sia questa per me é fuori discussione: Livia Turco é una persona, prima che un ministro, di alto profilo etico non solo politico.
La seconda riserva riguarda le cosiddette droghe leggere. Innanzitutto occorre realizzare un'informazione puntuale e completa sugli effetti del consumo di cannabis e cocaina e si vedrà che di leggero c'é ben poco.
In secondo luogo é utile aver sempre presente che la distinzione tra le diverse droghe va fatta, senza però scordarsi una "legge" ben nota: se é vero che non tutti i consumatori di droghe leggere diventano tossicodipendenti é altrettanto vero che tutti i tossicodipendenti hanno iniziato "scherzando con il fuoco" delle droghe cosiddette leggere.
E' invece totalmente condivisibile il punto ripetutamente sottolineato dal ministro circa l'assoluta inefficacia del carcere come strumento per contrastare il consumo di droghe, mentre deve rimanere naturalmente la tolleranza zero verso lo spaccio, piccolo o grande che sia. Ben altre sono le strategie di contrasto: da una puntuale informazione alla prevenzione, dal lavoro di strada al recupero e al reinserimento sociale, ambiti nei quali a Reggio Emilia va apprezzata la qualità del Sistema integrato dei Servizi pubblici (SerT) e del privato sociale (comunità terapeutiche). Ma i nuovi stili di consumo, che rischiano di diventare veri e propri stili di vita, richiedono un salto di qualità centrato innanzitutto sull'alleanza tra i principali soggetti con responsabilità educativa e sociale a partire dalla famiglia, dalla scuola, dai Comuni. Forte é infatti la consapevolezza che per la lotta alla droga ad una buona legge deve accompagnarsi un rinnovato impegno di tutta la società, al di là di differenze politiche e culturali.
Un'alleanza per rendere permanente e radicata sul territorio un'azione efficace non solo contro la droga ma per promuovere la capacità dell'uomo di vivere l'umanità della propria esistenza con tutto il suo carico di risultati e di sconfitte, di gioia e di sofferenza, di motivazioni e di apatia, di vita e di morte.
Al fondo del consumo di droga c'é una crisi antropologica, la difficoltà ad accettare il senso, la verità della vita, a partire dalla conoscenza di sé e dalla relazione con gli altri. Questa sfida molto complessa, difficile, in salita, é il cammino che ha deciso di percorrere il "Tavolo provinciale contro il consumo di sostanze stupefacenti, per la prevenzione e la coesione sociale", costituitosi a Reggio nel febbraio scorso.
Il Tavolo si é posto come primo obiettivo la conoscenza reale del fenomeno sul territorio reggiano attraverso il ruolo centrale delle reti socio-educative territoriali e con la supervisione dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle dipendenze di Lisbona.
Mentre stiamo tenendo in questi giorni incontri con i sindaci in ogni Distretto (Montecchio, Castelnovo Monti, Guastalla, Reggio Emilia, Correggio, Scandiano) per avviare questo cammino, stiamo registrando una crescente adesione a questa strategia.

Marcello Stecco
Assessore provinciale alla Solidarietà