Si è svolto a Torino dal 26 al 30 ottobre l’evento “Terra Madre”. Di vero e proprio evento si è trattato, come testimoniato dal numero dei partecipanti e dalla presenza di personalità istituzionali di primo piano, come il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, presente all’inaugurazione.
Nell’ambito della sessione “Autoctono è meglio” dedicata all’agroecologia, il dott. Carlo Alberto Alberti, del servizio veterinario dell’AUSL di Reggio Emilia, ha presentato una relazione sulle problematiche relative all’estinzione delle razze autoctone. Il professionista è intervenuto anche a nome della “Comunità della Pecora Cornella”, un gruppo formato da allevatori e da studiosi ed appassionati che a vario titolo collaborano al suo recupero, sparsi su tutto il territorio regionale, ma principalmente nelle province di Reggio e Modena.
Le razze auctotone, considerate poco produttive, vengono sempre più spesso abbandonate a favore di altre razze, standardizzate e prevalentemente adattate ad un allevamento industriale spinto.
È successo in passato per la bovina “Reggiana” (ormai in fase di recupero, grazie ad una intelligente politica di valorizzazione) e così è stato anche per la pecora “Cornella”, un tempo diffusissima nel nostro Appennino ed ora quasi scomparsa.
La strada suggerita dal dr. Alberti per il recupero della “Cornella” è la valorizzazione dei suoi prodotti, espressione di tradizioni e cultura, innanzitutto gastronomiche: l’intervento ha così riguardato non solo una razza di pecore, ma anche di tradizioni gastronomiche e di prodotti tipici del nostro Appennino: pecorino, salumi di pecora, “barzigole”.
I Servizi Veterinari dell’AUSL di Reggio Emilia attenti alle problematiche emergenti della zootecnia e della biodiversità, ritengono che la tutela e la valorizzazione di prodotti legati al territorio ed alle sue tradizioni, il sostegno ad un allevamento pulito e biocompatibile, l’attenzione all’ambiente, la salvaguardia della biodiversità, unite alla promozione di tutte le esigenze “moderne” (igiene degli allevamenti, corretta gestione del farmaco veterinario, tracciabilità dei prodotti, igiene delle lavorazioni, ecc…) siano solo un modo ulteriore di tutelare la sicurezza del consumatore.
Sono numerose le richieste di collaborazione avanzate ai Servizi Veterinari dell’AUSL di Reggio Emilia da enti che condividono i medesimi obiettivi, come le Università di Parma (facoltà di Medicina Veterinaria) e di Bologna (facoltà di Agraria). Consolidato è inoltre il rapporto di collaborazione con altri enti, come la Comunità Montana dell’Appennino Reggiano, le Province di Reggio e Modena, Slow Food, ecc.
L’intervento a Terra Madre, unico riconducibile ad una Azienda Sanitaria e per questo molto apprezzato, è stato curato oltre che dal Dr. Carlo Alberti, dai veterinari Andrea Iotti e Vainer Dallari del Dipartimento Sanità Pubblica.