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Castelnovo, è scontro politico duro

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A Castelnovo lo scontro politico è frontale. Non si ricorda un tale livello di polemica almeno dai primi anni '90, quando l'allora Pds all'opposizione chiese le dimissioni della Giunta retta da Dc e Psi. Altri tempi, politicamente parlando; ma la sostanza si ripete oggi.

Infatti è proprio la richiesta di dimissioni del sindaco e di parte dell'esecutivo da parte della "Lista civica per Castelnovo Monti" ad aver dato fuoco alle polveri odierne.

Si combatte a suon di manifesti e volantini, sulla stampa e sui tg locali. Negli scritti volano riferimenti ai "gulag" e al "ventennio". Insomma, è scontro duro.

Tutto nasce dal Consiglio "aperto" del 6 ottobre scorso. In coda al suo intervento il capogruppo Casoli chiese le dimissioni di alcuni amministratori ravvisando "incompatibilità di condotta". A seguito di quello la maggioranza informò i colleghi consiglieri di opposta sponda che non intendeva proseguire la collaborazione con loro nelle sedi non istituzionali perchè di fatto si erano "autoesclusi" dal percorso di incontri stabilito con le varie realtà del paese circa le problematiche giovanili.

La "Lista civica" aveva ribattuto che si trattava in effetti di esclusione e non di autoesclusione.

Da ciò la situazione odierna, un vero e proprio caso politico che surriscalda l'ambiente politico castelnovese.

"Questo gravissimo atto di intolleranza verso l'opposizione non ha precedenti nella storia di Castelnovo - scrive la Lista civica nel suo manifesto, intitolato 'Democrazia e libertà' (che rimanda al nome del partito cui Marconi appartiene) - e rappresenta un allarmante tentativo di limitare la libertà di una minoranza che non può essere condizionata con altri metodi. Lettori e cittadini meditino su questi campioni di democrazia che hanno l'arroganza di 'castigare' chi 'disturba il manovratore'. Nel loro atteggiamento c'è un riflesso autoritario che scatta quando sentono o leggono qualcosa che non gli piace. Al sindaco, che non perde occasione per ricordarci il suo 'credo democratico' diciamo che questa è la democrazia dei gulag e dei campi di rieducazione".

"Continua la campagna di calunnie e falsità della Lista Civica: ce l’aspettavamo - dice invece la Giunta, che firma il proprio comunicato (titolo: 'Ipocrisia calunnia e... nostalgia') affidato anch'esso ai muri - Abbiamo semplicemente preso atto della situazione: dopo un percorso portato avanti per settimane insieme, in collaborazione tra tutti i gruppi consiliari, sulla base di un impegno comune per un tema fondamentale su cui evitare speculazioni politiche, la Lista civica nel Consiglio straordinario ha tratto le sue conclusioni, venendo meno agli impegni presi e di fatto manifestando che per il gruppo quel percorso era da considerarsi concluso. Non prendiamo certamente lezioni di democrazia e libertà da chi (capogruppo Casoli) più volte pubblicamente, anche nell’ultimo Consiglio Comunale ha rimpianto 'i tempi passati': metodi, costumi, procedure e luoghi educativi del ventennio".

Questi i testi integrali dei manifesti.