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Ex pretore di Castelnovo condannato dal Csm

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Adriano Padula, attuale procuratore della Repubblica di Cremona, ex pretore di Castelnovo ne' Monti nei secondi anni' 60, è stato condannato dall'organo di autogoverno dei giudici, il Consiglio Superiore della Magistratura. I particolari nel pezzo che vi proponiamo di seguito, ripreso da un quotidiano locale che l'ha pubblicato nei giorni scorsi.

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«Trasferimento d’ufficio e perdita di sei mesi di anzianità». E’ la sentenza della sezione disciplinare del Csm per Adriano Padula, 73 anni a gennaio, procuratore di Cremona dal 3 giugno 2003, per anni capo dei Gip del Tribunale di Parma. Una storia che si annoda alla vicenda Parmalat, alla parabola di Callisto Tanzi e soprattutto alla Parmatour, l’holding turistica di Collecchio. Per il Csm, nel 2002 il procuratore Padula non avrebbe pagato viaggi per 14mila euro in virtù della sua amicizia con l’ex patron Tanzi.

Partiamo dalla notizia, che ha avuto l’effetto di un terremoto negli ambienti giudiziari. A lanciarla, alle 15.59 di ieri, è stata, da Roma, l’agenzia Ansa. Un testo di 12 righe: «Avrebbe goduto di condizioni di estremo favore nei viaggi da parte della Parmatour, società collegata a Callisto Tanzi. Per questo, il procuratore di Cremona, Adriano Padula, è stato condannato dalla sezione disciplinare del Csm alla sanzione del trasferimento d’ufficio e alla perdita di sei mesi di anzianità.

Secondo l’accusa, grazie al rapporto privilegiato con la società, il magistrato avrebbe in alcuni casi viaggiato gratis e in altri a prezzi stracciati». Le ultime quattro righe del lancio Ansa riguardano un altro magistrato: «Il tribunale dei giudici ha inflitto la sanzione della perdita di anzianità anche al giudice del lavoro del tribunale di Milano, Leonardo Gargiulo, che era accusato di ritardi nel deposito di provvedimenti».

Raggiunto telefonicamente ieri pomeriggio, il procuratore Padula, al quale è stato letto il lancio dell’agenzia, ha ribadito di aver pagato tutti i suoi viaggi. Nel marzo 2005, la Guardia di Finanza fece una ispezione in via Emilia, negli uffici di Parmatour. Qui i finanzieri avrebbero scoperto viaggi per 14mila euro — cifra che nessuno avrebbe mai smentito, anche quando è diventata pubblica — mai richiesti da Parmatour a Padula, per vent’anni magistrato giudicante, ex capo dei Gip di Parma, prima di sedersi alla scrivania nel suo nuovo ufficio in via Jacini, a Cremona.

Nel mirino delle Fiamme gialle sarebbero finiti un soggiorno a Malta a fine marzo 2002, un soggiorno a Tropea nel luglio successivo, all’Hotel Baia Paraeolios, e un altro a settembre a Salsomaggiore. Mentre sarebbe saltato un successivo viaggio a Budapest. Originario di Craco, in provincia di Matera, il procuratore Padula indossa la toga da oltre 40 anni. Il 15 novembre 1965 fu nominato uditore giudiziario e destinato per il tirocinio al Tribunale di Bologna. Il 6 agosto 1966 fu pretore presso la pretura mandamentale di Castelnovo Monti (Reggio Emilia), il 24 aprile 1969 pretore di Fornovo di Taro (Parma).

Dopo aver prestato servizio presso i Tribunali di Reggio Emilia e Piacenza, Padula svolse funzioni giudicanti nel settore penale, civile, agrario e in materia di lavoro fino al 1989, anno in cui divenne Gip. Nel 1996, Padula ha pubblicato anche il libro ‘Tutela civile e penale della sicurezza del lavoro’ edito da Cedam. Mercoledì 28 maggio 2003, aula della Corte d’assise di Parma: in una affollata cerimonia di commiato, tutto il mondo giudiziario della città verdiana salutò Padula, neo procuratore capo della città del Torrazzo. Ieri, da Roma, la doccia fredda.

(tratto dal sito de "La Provincia", quotidiano di Cremona e Crema, sabato 28 ottobre 2006)