Cerimonia dei 75. Anni. Dell’ospedale S. Anna. Un anniversario forse un po’ inconsueto, né carne né pesce, come ammette la dott.ssa Rosanna Carbognani nell’introduzione: “Nel 50°, caduto poco dopo la pubblicizzazione, si era in una fase ancora un po’ instabile; mentre per quanto riguarda il centenario… beh, penso che molti di noi forse non ci sarebbero stati”. Per cui, vai col 75…
Dopo un’oretta buona di ritardo sul programma, in un teatro Bismantova che vedeva una partecipazione di pubblico – tolti gli addetti ai lavori – forse non eccessiva, il sen. Leana Pignedoli, cui è stata ceduta la precedenza negli interventi per permetterle di essere presente a successivi impegni, ha dato il via ai lavori. Ha ricordato che i cambiamenti intervenuti nel frattempo nel campo dell’assistenza: “Ma occorre tenere conto, per dirne un paio, di fattori quali l’immigrazione e l’alzarsi dell’età media della vita. Ciò comporta la necessità del continuo aggiornamento delle risposte ai bisogni della popolazione”.
La Carbognani ha poi ceduto la parola al sindaco, Gian Luca Marconi, che, ha ricordato, “è legato a triplo filo al S. Anna: come sindaco del comune che lo ospita, come pediatra e come nipote del fondatore, l’on. Pasquale Marconi, suo nonno”.
Il primo cittadino ha ripercorso sommariamente alcune delle tappe che hanno portato al moderno nosocomio di oggi, quando viene dotato tra l’altro di nuove apparecchiature come la nuova Tac e, presto, della risonanza magnetica, dono del benefattore Cuvier Boni.
A seguire, poi, tutti gli altri interventi, parecchi, a cominciare da quello di Danilo Morini.
