Sinceramente da un coordinatore mi sarei aspettato molto più di una risposta banale, semplicistica ed arrogante, come è quella apparsa sui quotidiani nei giorni scorsi: “Siamo importanti perché abbiamo raccolto il 12% dei consensi, abbiamo 4 sindaci e rappresentiamo la maggioranza dei residenti in montagna”.
Non può e non deve essere questo il metro di paragone, per chi vuole impegnarsi e fare “politica”. Il grido di Magnani, invece, va colto come sprone, stimolo, invito a ricominciare a fare davvero politica fra la gente e non dentro quattro pareti.
Non vogliamo e non dobbiamo essere supini a nessuno, dobbiamo invece essere propositivi, il “ lievito” del futuro Partito Democratico. Dobbiamo noi per primi essere così aperti verso gli altri, verso il nuovo che c’è anche dentro alla Margherita da metterci in discussione ogni giorno. Nulla è dovuto a nessuno. Tutto va conquistato giorno per giorno.
Sta emergendo in questi giorni che siamo il partito delle “tessere facili”, dobbiamo invertire la tendenza, cambiare la rotta, quella intrapresa è una pericolosa deriva. Per questo invito Magnani e chiunque abbia davvero a cuore le sorti della Margherita, a compiere un passo avanti e a farsi carico di dare gambe e idee, nelle sedi opportune (mi viene in mente il “Congresso Provinciale”) a tutte quelle proposte fatte anche da chi sembra che “canti fuori dal coro”.
Ricordiamoci che pensare la Politica in modo differente dagli standard o non essere allineati non è per forza di cose sbagliato a prescindere, anzi si deve cogliere dalle diverse idee per poter tendere al meglio; la differenza di pensiero e di approccio è ricchezza, è segno vitale di un partito.
Per quanto mi riguarda sarò sempre disponibile ad un impegno costruttivo in questo senso.
(Massimo Bonini, vicesindaco di Villa Minozzo)