Sul numero appena uscito di Imprenditori, mensile reggiano di attualità, cultura, turismo ed economia, appare un’intervista a Leana Pignedoli, neosenatore per la nostra provincia, sotto il titolo: “Senato, che passione!”. Alla Pignedoli è dedicata pure la copertina; e l’articolo, pubblicato a pagina 23, è firmato dalla stessa direttrice del periodico, Valeria Montanari. Insomma, un certo risalto.
Nel colloquio l’ex sindaco di Castelnovo ne’ Monti si dice colta di sorpresa dai suoi concittadini per essere stata scelta per questo suo nuovo incarico romano. Confessa di non sentirsi ancora pronta per iniziative personali: “Ho bisogno di capire, ascoltare, prendere le misure”.
Alla domanda su quale sia il punto da cui partire per il rilancio della montagna, la Pignedoli risponde: “La nostra montagna trae la sua forza dall’identità: nel corso dell’evoluzione urbana, sociale, economica che ha contraddistinto questi anni è riuscita a tenere le sue vere vocazioni, e non spersonalizzarsi”. Ancora: “Le scelte politiche operate negli anni settanta le hanno conferito un centro amministrativo, commerciale, di servizi, necessario per dialogare con il restante tessuto nazionale ed europeo: questa è stata una grande risorsa del sistema. Nel terzo millennio la sfida si chiama turismo e la carta da giocare è il Parco Nazionale (…) In montagna i ritmi sono più lenti e questo aspetti permette di dare spazio alla famiglia: e pensare che abbiamo sempre vissuto come handicap i fenomeni atmosferici che ci ostacolavano, le distanze… ora invece il nostro ritmo slow è ammirato ed invidiato”.
Sui giovani: “C’è un nuovo modo di partecipare alla politica. Le nuove generazioni faticano a sposare i colori dei partiti, ma quando sono chiamate ad impegni e responsabilità civili rispondono: basta registrare la loro ricca presenza nel volontariato per discreditare le cassandre che li vogliono disinteressati ed abulici”. Ma troviamo anche un muto riferimento alla recentissima triste vicenda di Giacomo Li Pizzi: “Certo, occorre un nuovo dialogo che li metta in condizione di misurarsi con sfide di cui possano appropriarsi e diventare protagonisti, anche alla luce dei recenti fatti occorsi sui quali non si deve spegnere la riflessione”.
Poi altri riferimenti, nell’intervista, sono per il ruolo della donna, per la passione politica, per il suo percorso che l’ha portata sulla via dell’Urbe… Li lasciamo a chi vorrà leggere direttamente il pezzo.
Chiudiamo annotando le sue parole sulla maggiore isolamento che avverte dal “popolo”: “Sento addosso la responsabilità che mi hanno conferito i reggiani e allo stesso tempo mi mancano i cittadini fuori dalla porta che mi chiedono attenzione o mi segnalano i problemi; è un ruolo che vivo più in solitudine”.
