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“Lasciamo in pace Giacomo”

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E’ ora di stare in silenzio, lasciamo in pace Giacomo, il Gasoline è tutt’altra cosa, lontana anni luce dall’ex “Pineta del Sole”, come poeticamente scrive qualcuno. Dopo la tragica notte del 19 agosto il carissimo Giacomo riposa in una pace vera che questa vita non gli ha riservato. Il tempo e le nostre chiacchiere in merito al dramma sono scaduti; saranno i magistrati a definire il caso e gli eventuali collegamenti con il locale.

Si è aperto invece un altro capitolo collegato alla gestione del pub che Giacomo come tanti altri giovani frequentava, e senza stupore inserisco fra i tanti anche le mie figlie. Certo che le mie figlie frequentano con le amiche i locali della montagna, non ho nulla da nascondere; io stesso, come tanti genitori, qualche notte sono venuto a prenderle. Ci tengo a specificare che il Gasoline come lo conoscevano gran parte dei giovani della montagna, pareva un normalissimo pub.

L’anomalia, da quanto ho appreso in questi giorni (tutti ne parlano), nasce per quello che accadeva nei piani superiori del locale, raggiungibili attraverso una scala pitturata di rosso cupo dove sulle pareti figurava una grande scritta in nero, seguita da una freccia indicante un night club. Certamente se il proprietario ci teneva così tanto a che le camere ai piani superiori fossero chiuse, come dice d’aver chiesto insistentemente al Comune, non avrebbe di certo fatto salire le scale ad alcuni ragazzi e incuriosito molti con la scritta "night club" che indicava proprio le stanze ‘proibite’ che lasciavano immaginare tutto e di più.

Non a caso si è sentito tanto bisbigliare e mormorare su ciò che accadeva proprio in quelle stanze, non segrete per tutti, ed è anche per questo che ho chiesto di conoscere quale tipo di licenza sia stata rilasciata dal Comune; nessun cinismo, nessuna speculazione politica, come sostiene qualche amministratore comunale, ma doveroso contributo alla verità. Coloro che accedevano abitualmente ai piani superiori dovrebbero conoscere cose lecite ed illecite. Detto ciò mi guarderei bene dal sollevare accuse fra i tanti giovani che abitualmente frequentavano il locale, mentre mi insospettirei più di coloro, specie adulti, che ripetutamente salivano le scale per recarsi ai “piani alti”.

Quando le indagini, ora coperte dal segreto istruttorio, saranno concluse tutti sapremo la verità.

(Fabio Filippi, consigliere regionale di Forza Italia)

1 COMMENT

  1. Il fondo delle leggende
    Mai avrei pensato di trovarmi quasi in sintonia con il Sig. Filippi, lontano anni luce da quello che penso politicamente.

    Sì, forse è vero, il tono è stato un tantino cinico, ma è anche vero che finora egli è stato l’unico(?) che ha avuto il coraggio di dire, almeno ufficialmente, quello che tutti dicono a denti stretti riguardo le famose stanze “di sopra”.

    A scuola mi hanno sempre insegnato che ogni leggenda ha un fondo di verità…….

    (Bimo)